Review Tour "Inganno d'Onore" di Linda Bertasi

Pima di iniziare a scrivere questo articolo, devo confessarvi una cosa. Ho sofferto di un bruttissimo blocco del lettore. Terribile. Un blocco dovuto a faccende personali e private. Poi, però, è arrivata lei. Linda Bertasi, amica e scrittrice eccelsa, mi domanda se sono disponibile a recensire il suo nuovo regency, un romanzo che fa parte di una collection di altrettante eccelse autrici. E io le rispondo subito che sì, sono interessata, perché so che grazie al suo aiuto il mio blocco del lettore svanirà. 

E così è stato. 

Inganno d'Onore di Linda Bertasi 

Titolo: Inganno d'Onore
Autore: Linda Bertasi
Casa editrice: Self Publishing
Genere: Storico/Regency
Pagine: 378 cartaceo
Formato: ebook e cartaceo (anche copertina rigida)
Prezzo: ebook 2,99 - flessibile 12,90 - rigida 19,90
Store on line: Amazon e Abbonamento KU

 

Trama: 
Li chiamano Uomini d’Onore, ma quanto pesa quell’onere su pelle e cuore.

GIUGNO - 1815 Ana O’Connor - una cascata di boccoli rossi come il fuoco, occhi verdi come le praterie d’Irlanda e una croce celtica al collo – è la figlia di Lord Galway. Fiera e ribelle, aborrisce tutto ciò che è convenzione e non vuole trovare marito.
Non è dello stesso avviso il suo aitante fratello che la sta conducendo al ballo della duchessa di Richmond. Pesanti debiti gravano sulle spalle degli O’Connor, e l’unico modo per risollevarsi è accasarsi.
Al ricevimento, Ana conosce l’ufficiale Mark Fraser: occhi e capelli neri come le piume di un corvo, un sorriso strafottente e lo sguardo malinconico di un uomo che non ha nulla da perdere.
La battaglia di Waterloo alita loro sulle spalle e il fugace incontro sembra destinato a scolorire nell’oblio, ma il fato sceglie sempre percorsi inaspettati.
Tra viaggi in Europa e misteriose imprese, segreti inconfessati e un passato che sembra riecheggiare di promesse inespresse, la storia di un uomo d’onore e di un’indomita irlandese, dove niente è come sembra, e la verità si nasconde sotto le pietre di una terra battuta dal vento ribelle. 
 

Linda Bertasi torna al suo amato regency
. Chi la conosce bene, come me, sa che l'autrice ama spesso ripetere di essere nata nell'epoca sbagliata perché la sua epoca dovrebbe essere proprio quella del suo romanzo, gli anni di Jane Austen, tra balli, mussola e princìpi ahimè dimenticati. Eppure lei è così abile a decriverci quell'epoca, proprio come se l'avesse vissuta, proprio come se i personaggi storici che ci presenta li avesse conosciuti per davvero. 

LA RICERCA STORICA 

I romanzi della Bertasi sono romanzi storici a tutti gli effetti. L'amore che l'autrice nutre verso la Storia si respira in ogni pagina. Inganno d'Onore è sì un romanzo con una componente romantica determinante, ma è soprattutto un romanzo storico dove le vicende degli anni in cui è ambientato (1815-1816) ci catapultano in una società fatta non soltanto di balli, ma di echi di guerra, di poesia e poeti, di architettura, aneddoti e avvicendamenti reali come quello dell'anno senza estate che ha visto l'incontro di illustri scrittori e poeti come Byron e la nascita di uno dei più famosi romanzi gotici per mano di Mary Shelley. Ricche e approfondite, mai noiose, sono le note che accompagnano la lettura e che permettono al lettore di calarsi perfettamente nel contesto storico nel quale i protagonisti si muovono. Diciamoci la verità: un ripasso di storia fa bene a tutti.

I PROTAGONISTI E LA STORIA D'AMORE 

Ana e Mark vi ossessioneranno. I motivi sono molteplici: carattere indomito lei, temperamento misterioso lui. Ma c'è un segreto che li unisce e li allontana, senza sosta, che il lettore percepisce, adora, e c'è quel taccuino, quel diario, che tutto svela. La Bertasi, in tal senso, è una maga. Intrecciare passato e presente, ciò che è scritto da ciò che non è mai stato detto, è uno degli stratagemmi che più le riesce fare. E anche stavolta va a segno. Baci, carezze, sguardi rubati, bugie e dinieghi. I protagonisti soffiranno e noi con loro perché così deve essere, perché non esiste amore vero senza sofferenza che tempra e che annienta anche ogni altro sentimento ostile. 


«Da quando vi ho conosciuta, non sono stato più me stesso.»

«Sono un eroe, ma resto un uomo fatto di carne e sangue.» «E io sono un'irlandese. Non conosco le mezze misure.»

IL SOVRANNATURALE 

A proposito di temi ricorrenti nei romanzi della Bertasi; ecco che ritorna anche quello del sovrannaturale. Ana non è una donna qualunque. Ana ha il dono di vedere cose. Ed è proprio attraverso le sue visioni che anche il lettore vede delle cose, intreccia i fili della trama, aiutato dalle descrizioni oniriche di una donna che conosce il proprio dono, lo accetta e prova a interpretarlo. Un tocco di mistero che personalmente ho adorato e che ha fatto di Ana una protagonista lontana e diversa da quelle a cui siamo oramai abituate a leggere nei regency. 


«Ricordati che sono io la strega in famiglia.»

I VIAGGI

In Inganno d'Onore, preparatevi a viaggiare. E non parlo soltanto del viaggio dell'eroe che i protagonisti devono fare, ovvero quello all'interno delle proprie emozioni per accrescerle e scoprire infine se stessi. Parlo dei viaggi veri e propri che la Bertasi ci fa compiere. Inghilterra e Irlanda, la magnifica Irlanda indomita e selvaggia come Ana, ma più di queste... la nostra bella Italia! Camminare per il Colosseo guardandolo con gli occhi degli uomini di quei tempi, o visitare la città di Ferrara, tanto amata dalla nostra autrice, è stata un'emozione unica. Ancora una volta descrizioni accurate e veritiere, segno che la Bertasi sa fare bene i compiti a casa. Compiere assieme ad Ana e a Mark il Grand Tour, alla ricerca di un tesoro perduto tra le pieghe del tempo, è stato corroborante per i sensi e sì... anche una scelta patriottica a cui va tutta la mia stima. I personaggi si muovono nella Storia, nell'animo, e noi li seguiamo come viaggiatori incantati persi nei secoli. Se i romanzi sono un viaggio, questo è stato come pellegrinare e tornare arricchiti. 

«Dunque vuoi trovare questo misterioso ciondolo grazie al Grand Tour? chiese Ana. «Il Tour è solo una scusa per poter viaggiare liberamente in Italia. Ora che anche le donne sono state ammesse, seppur in casi estremi, ho deciso di concedermi questa avventura.»

 

ODI ET AMO

Vorrei concludere con queste famose parole di Catullo. La storia tra Ana e Mark è ricca di passione, mistero, sofferenza e amore. Troppe sono le cose nascoste tra di loro, segreti indicibili che li avvicinano, poi allontanano, poi avvicinano ancora e via discorrendo. Dalla vita non ne ho avuto mai lezione, ma dalla Bertasi sì. Di amore si può vivere, anche contro ogni tempesta passata o presente. Non c'è segreto che possa annientare il destino, se è già stato scritto. E allora, credete nel destino, non fuggite davanti all'inganno e fatevi onore. Questo sembra suggerire il romanzo.  Di storie belle ce ne sono ancora, per fortuna, e questa è una di quelle in grado anche di abbattere un fastidiosissimo blocco del lettore. Dunque, grazie per questa lettura, per questa storia che resta incollata alla pelle e alle mente anche quando si è giunti all'ultima bellissima immagine evocativa.

«Mi sfidate e vi negate. Siete un'ossessione.»

 


Non fatevi mancare questa lettura! 

Cinque piume d'inchiostro meritatissime! 


Post più popolari