La filastrocca del Gentilbruco




Buongiorno amici di blog!

In occasione della Giornata della Gentilezza che in veste Pro Loco abbiamo "festeggiato" assieme all'Istituto Comprensivo del mio paesello (Marcellina), ho scritto una delle mie primissime e seriose filastrocche per bambini. 

La storia del Gentilbruco che si trasforma in farfalla attraverso le parole gentili ve la riporto qua, con la speranza di tornare a essere ispirata e di scrivere ancora rime di questo genere soltanto per il gusto di farlo.


LA FILASTROCCA DEL GENTILBRUCO





Un giorno di buon mattino
il Gentilbruco uscì dal suo lettino.
Il sole era alto nel cielo
e lui pensò “oggi passeggerò sul melo”.
Ma al suo passaggio rompeva foglie e fiori
combinandone senza riguardo di tutti i colori.

Il Gufo che osservava la scena
intonò la sua saggia cantilena:
“oh bel bruco, se farfalla vuoi diventare,
le parole gentili dovrai utilizzare.
Per favore, grazie o permesso
alla Gentilezza ti daranno accesso.
Scusa, posso aiutarti o buon appetito,
faranno di te un bruco arricchito.
Inizia a praticare la gentilezza
che è sorella dell'allegrezza!
Se i miei consigli seguirai
farfalla un giorno ti sveglierai.”

Il Gentilbruco udito ciò
al melo disse “scusa mai più lo farò,
per favore, ti chiedo perdono
desidero diventare educato e buono.
Buona giornata ti voglio augurare
e i tuoi bei fiori sogno di sistemare.
Mi dispiace tanto, conta pure su di me
perché della Gentilezza voglio diventare il Re.”

Il tempo nel prato passò
e il Gentilbruco la Gentilezza per giorni praticò,
fino a quando una mattina di sole
si svegliò nel suo lettino, tra le aiuole.
Una bellissima farfalla era diventato
dalle parole e dai gesti di Gentilezza aiutato.

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