La strada fino a qui di Jennifer Sciarretta

 


Ciao Jennifer e benvenuta nel mio angolino virtuale. Voglio iniziare, come sempre, da una domanda di rito: chi è Jennifer Sciarretta e cosa fa quando non scrive?

Jennifer è una mamma, una moglie e una persona che si tiene sempre impegnata e ama mettersi in gioco.

Quando hai capito che scrivere sarebbe stata una tua passione?

Il mio primo “romanzetto” risale a quando avevo quindici anni. A quell’età mi sono resa conto che la mia fantasia aveva bisogno di uno sfogo. Ricordo che se guardavo un film al termine di questo continuavo a pensare a cosa sarebbe potuto accadere se le cose fossero andate diversamente, se un personaggio avesse preso una strada diversa ? O se fossi stata io la protagonista, cosa avrei fatto? La mia mente andava sempre oltre quelle immagini e si divertiva a giocarci.


Quale è il libro che ti ha fatto innamorare della scrittura, quello che avresti magari voluto scrivere tu? Parlo di autori classici come anche di contemporanei.

I libri che più ho amato e che mi hanno dato la spinta ad osare con l’editoria, sono due saghe in realtà. Parlo di Harry Potter e la saga di Twilight, di J.K.Rowling e Stephenie Meyer.

Ho amato queste due autrici, non solo per il linguaggio semplice, moderno, cinematografico che hanno utilizzato; ma per i “mondi” che sono state capaci di creare attorno alle loro narrazioni.

Nei loro libri prendono vita intere famiglie, con alle spalle storie e tradizioni; si potrebbero scrivere libri su ogni uno dei personaggi. Non posso che elogiare le loro menti.


Come è nata la tua avventura nel mondo editoriale? Ti va di ripercorrerne i passi?

Dopo la nascita di mia figlia ho accantonato per un po’ la scrittura, ma poi a seguito di un periodo non semplice ho avuto nuovamente l’ispirazione e sono tornata a scrivere. Al termine della stesura mi sono detta : “fallo! Osa questa volta, prova a tirar fuori questa storia dal cassetto”, Così ho inviato il manoscritto di “La strada giusta” a due case editrici e dopo poco entrambe mi hanno proposto un contratto, da qui ho scelto di collaborare con la Barkov edizioni.

Cosa significa per te scrivere e cosa risponderesti a quanti dicono che “non ci vuole poi molto a scrivere un libro”?

Per me scrivere significa, equilibrio. La scrittura è la mia valvola di sfogo; i mondi di cui parlo, sono i luoghi in cui mi rifugio per qualche ora, sedando magari lo stress o la routine. La scrittura è la fonte che ricarica la mia energia. A chi dice che non ci voglia poi molto per scrivere un libro direi: “hai mai provato realmente a farlo? Non si parla di un tema, si tratta di generare da zero l’universo che ruota attorno ai personaggi e tutto questo senza abbandonare mai il senso logico e delle regole ben stabilite. Perciò prova e poi ne riparliamo”.

Come ti pubblicizzi, come ti muovi in questa giungla infinita che è l’editoria?

Devo dire che i social sono una grandissima arma pubblicitaria se usati nella maniera giusta. Personalmente lavoro molto con Instagram, e grazie a questo ho avuto modo di conoscere molti colleghi e fare belle collaborazioni. Instagram funge da vetrina, nella quale ad esempio io inserisco video trailer sul romanzo, immagini, stralci, insomma si può giocare con il proprio lavoro in moltissimi modi. E proprio grazie a queste piattaforme social è possibile trovare metodi di sponsorizzazione anche gratuiti o a bassissimo costo, e non è poco. Per farla breve la mia idea è una: far conoscere se stessi oltre ciò che si è prodotto, proprio perché questa giungla è immensa e ricca di autori emergenti davvero molto bravi, perciò bisogna fare la differenza per farsi notare e rendersi interessanti al pubblico.

Parliamo ora del tuo romanzo: come è nata e come si è sviluppata l’idea di La strada giusta?

Tutto è nato in un momento molto triste della mia vita. Ho perso i miei nonni materni a distanza di quattro giorni l’uno dall’altro, ero molto legata a loro e questa perdita mi ha scossa profondamente. Dopo qualche giorno ho scoperto che si erano fatti una sorta di promessa; che il primo che sarebbe andato via avrebbe chiamato l’atro. E a quanto pare cosi è stato. Cosi all’improvviso dopo tanto tempo è tornata l’ispirazione, in un flash ho visto tutta la storia dei miei personaggi prendere vita , con i volti dei miei nonni da giovani. Cosi ho ricominciato a scrivere. Parliamo di un paranormal romance, nel quale si accavallano due storie d’amore ambientate in due periodi storici diversi; la coppia del passato funge da guida per la giovane protagonista un’ aspirante autrice di romanzi, indicando lei la strada giusta da percorrere per creare il suo futuro.



Quale è il tuo rapporto con i lettori?

Ho avuto modo di comunicare con alcuni di loro e mi piace molto il confronto, ascoltare i loro pensieri o dubbi riguardo la storia. Trovo il dialogo un elemento fondamentale per la crescita di un autore. Serve per migliorarsi. Non esiste autore di romanzi, se nessuno lo legge apprezzandolo o odiandolo.

Hai mai contemplato l’idea di pubblicare in self publishing?

No, perché non ne sarei in grado. Personalmente preferisco la pubblicazione tramite casa editrice anche perché mi sento più tutelata.

A quali progetti stai lavorando in questo momento?

Ho appena terminato la stesura del mio secondo romanzo e spero di riuscire a pubblicarlo entro il 2022. Otre a questo ho osato ancora, cimentandomi per la prima volta con la creazione di una sceneggiatura, in collaborazione con un giovane regista romano e a breve inizieremo le riprese di questo cortometraggio. Come dicevo durante la mia presentazione, non sono capace stare stare ferma e sto portando avanti già da un po’di tempo su Instagram una rubrica intitolata “Sos autori emergenti”. Si tratta di chiacchierate in diretta durante le quali incontro altri autori e figure in qualche modo legate a questo mondo come (grafici, attori, doppiatori, giornalisti, speaker radiofonici) insomma tutti coloro che hanno scelto di collaborare con autori emergenti offrendo loro dei servizi gratuiti o a bassissimo costo. E’ importante spaziare e sperimentare tutto ciò che può, in qualche modo essere legato alla scrittura.

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