La strada fino a qui di Isabella Vanini

 


Ciao Isabella e benvenuta nel mio angolino virtuale. Per sciogliere il ghiaccio, vorrei chiederti chi è Isabella Vanini e cosa fa quando non si dedica alla scrittura?

Ciao Alessandra e grazie dell'opportunità. Allora, quando non scrivo, leggo, vedo serie Tv o film e ascolto la musica. Ma prima di tutto sono una madre e una moglie. Porto avanti la casa e mi occupo anche della nostra gatta.


Quando hai scoperto l'ispirazione per scrivere storie e portare su carta i tuoi mondi?

Credo di avere avuto questa predisposizione fin da piccola, o forse è innata da sempre. Certo è che mi hanno aiutato le storie fantastiche che mi raccontava mia madre, i tanti libri dei miei nonni e la serie “La signora in giallo”.


Ripercorriamo le tappe della tua carriera. Quali sono state, per te, le più importanti?

All'inizio sono riuscita a vedere i fumetti che scrivevo in uscita a Milano, in edicola. Ho poi collaborato con una rivista online per giovanissimi, Ginger Generation, che ancora oggi va fortissimo. In seguito sono stata una delle vincitrici del concorso della rivista cartacea Ragazza Moderna, Scrittrici per caso, e sono diventata la star di Skup sulla rivista cartacea Skup Magazine (4 pagine a me dedicate con foto e intervista). Ho pubblicato con “Delos Digital” e “More Stories” due romanzi, uno per casa editrice, e sono stata scelta per tre volte come giudice de Il Parnaso, Premio Angelo La Vecchia, concorso di poesia internazionale. Attualmente pubblico di più in self.


C'è un romanzo al quale sei più “affezionata” e uno che invece riscriveresti da capo?

Ce ne sono tanti a cui sono affezionata, tra gli ultimi forse “Affari di cuore a Madrid” e “Sei il mio effetto collaterale”. In quanto al rifare qualche libro, no. Sono storie vecchie, hanno fatto il loro corso. È ovvio che nel frattempo io sia cresciuta letteralmente parlando e che di sicuro troverei storie da rifare, ma sarebbe una perdita di tempo e un cancellare quello che sono stata a livello letterario in quei tempi. Meglio puntare sul nuovo.




Il genere romance. Quali elementi deve contenere affinché sia avvincente e vincente?

Per me non devono mai mancare l'amore e la passione, ovviamente, ma anche l'originalità e un qualcosa che deve stupire ed emozionare.


C'è un genere lettarario che non hai ancora scritto e che non scriveresti mai? Perchè?

Sì, la fantascienza. Non mi piace, a parte rare eccezioni. Quindi posso confermare che non scriverò mai libri su questo genere.


Che consiglio daresti a un autore che si affaccia oggi al mondo editoriale?

Di leggere, fare ricerche, documentarsi e informarsi. E poi scrivere tanto, guardando alla realtà moderna del proprio Stato, senza guardare oltre, perché sono mondi diversi.


C'è un libro di un autore contemporaneo o classico che ti è stato d'ispirazione?

I libri di Felicia Kingsley mi ispirano sempre. Tra i classici adoro “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare.


Cosa stai leggendo in questo periodo?

Sto leggendo “Fidanzamento per dispetto” di Ophelia Keen.


Che consiglio daresti ai giovani di oggi, più attirati dalla tecnologia, per farli avvicinare alla lettura?

Ragazzi, è bello essere tecnologici e al passo coi tempi, sempre volti al futuro. Ma un libro è capace di darvi tante di quelle emozioni da non credere. Potete viaggiare e vivere altre vite, scoprire altri mondi e volare con la fantasia. La scelta è infinita e da alcuni libri sono stati tratti film che anche voi avete amato, ne sono sicura. Provare per credere.


Quali sono i tuoi progetti futuri? Su cosa stai lavorando?

Tra i miei progetti ci sono pubblicare quelle storie che sono rimaste ferme nel cassetto da anni e non sono mai state continuate e finite, oltre a scriverne di nuove sia in self che per case editrici. Al momento sto pianificando la stesura di un libro che era in programma.

Post più popolari