La strada fino a qui di Stefania Salerno

 


Ciao Stefania e benvenuta nel mio angolino virtuale. Per iniziare la nostra chiacchierata, comincerei da una domanda di rito: chi è Stefania Salerno e cosa fa quando non scrive?


Ciao Alessandra.

Stefania è in primis un'infermiera e lo è sempre stata. Lavoro nell’emergenza da sempre e il mio spirito è sempre stato più propenso all’azione che a un lavoro dietro a una scrivania. Purtroppo a causa di questo spesso dovete subirvi i miei scleri medici all’interno dei romanzi, ma si sa… c’è sempre una parte di noi nei romanzi no?

Sono anche una moglie e una mamma di una bimba di 4 anni che mi toglie quasi tutto il resto del tempo.

Quando la fortuna gira dalla mia parte e mi rimane un po’ di tempo libero, ballo la country line dance (ormai sarei al sesto anno di scuola) e rincorro le fiere di settore.


Focalizziamoci adesso sulla scrittura: quando hai capito che scrivere per te sarebbe stata una “strada”?

Eh eh eh, diciamo che ancora non la vedo proprio come una strada, o meglio come un'unica strada. Vado molto a passioni, e spesso sono loro che chiamano me. Ho iniziato a scrivere mentre stavo leggendo un libro, mi accorgevo che finivo le frasi o immaginavo le scene del libro ancora prima che accadessero e di getto ho scritto la storia di Rimani un attimo. Poi a freddo ripensando al passato e a qualche indizio che possa riportare all’esordio della scrittura, ricordo alcuni complimenti di un nonno poeta quando ero alle elementari. Avevamo partecipato a una sorta di concorsino letterario, chiamiamolo così e lui su una sua foto-dedica, mi scrisse di non smettere mai di immaginare le storie, penso si riferisse proprio a qualcosa che avevo scritto e di cui non ricordo.


C'è un libro che ti ha fatto avvicinare alla lettura o uno che ti ha convinto a iniziare a creare i tuoi mondi?

Sì, se parliamo del giorno in cui ho iniziato a scrivere, è proprio quello di cui parlavo prima. Un country romance di un autrice americana che in Italia praticamente è stata snobbata perché di fondo scrive degli erotici.

Se parliamo di lettura vera e propria ti posso dire che prima di iniziare a scrivere leggevo si e no 4-5 libri all’anno e spesso erano inchieste o manuali. Grazie alla scrittura e al mondo di Instagram ho cominciato a conoscere tante autrici di cui poi mi sono follemente innamorata come Abigail Roux e la sua serie infinita Armi e bagagli o Sarah J. Maas e la sua Corte di rose e spine per citarne alcune ecco.


Parliamo adesso della tua scrittura e del genere letterario che presenti ai lettori. Perché proprio il genere romance?


Partiamo dal presupposto che non mi piacciono le storie sdolcinate, e in effetti nelle mie storie, i protagonisti li faccio soffrire parecchio. Mi sono accorta che portare alla luce sentimenti che spesso nascondiamo, o proprio il modo in cui questi vengono nascosti mi esce quasi spontaneo, per ora continuerò a rimanere nel genere romance, ma come sta già accadendo con la tipologia di narrazione, mi piace sperimentare quindi non escludo cambiamenti anche nel genere.


Come è nata l'idea della serie Wild Wood Ranch? Vuoi raccontarci il suo percorso e tutte le tappe che poi ti hanno portato alla pubblicazione?


Tornando sempre a quel pomeriggio in cui tutto è nato, Rimani un attimo doveva essere uno stand alone, e infatti la sua chiusura prevede un finale chiuso. Ho veramente immaginato la storia di Daisy e di questo amore impossibile con Keith a causa di un passato doloroso. Non è stato difficile crearli e farli muovere, sono quasi venuti da soli alla luce, gli altri romanzi, soprattutto Sono qui è nato grazie all’immenso contenuto non pubblicato in Rimani un attimo. Avevo voglia di far entrare il lettore in quel mondo, fargli sentire quella musica (da qui l’idea della playlist country ballabile) e avevo voglia di raccontargli delle gare di Team penning e Bull riding che sono due sporti tipici di quei posti. Ecco insomma… ero li senza nemmeno saperlo e forse questo è il più grande complimento che amo ricevere dai lettori. Che poi mi maledicono per la sofferenza che trapela tra le pagine. In alcune parti di ogni romanzo c’è ovviamente una parte autobiografica, cose che ho vissuto io in prima persona, ma è difficile capire dove e in quale protagonista.

Dentro di te è stato un piccolo esperimento, portato avanti anche con Uomo a terra. Ovvero la narrativa LGBT. Sono stata completamente rapida da Robert e James e dalla loro storia mentre la scrivevo per cui Dentro di te non è solo la conclusione della Wild Wood Ranch serie ma porta un altro tipo di messaggio che va colto con la lettura.


 


Il self-publishing di oggi, oserei dire, è molto diverso da quello di diversi anni fa. Oggi gli autori sono molto più attenti alla cura sia del testo che della copertina, divenendo dunque editori di se stessi. Come ti trovi in questo mondo e cosa diresti a un autore che vuole intraprendere la strada dell'autopubblicazione?


Eh direi che è stato il punto su cui ho sbagliato di più all’inizio.

Non la cura e l’attenzione ai dettagli quello no, faccio tutto da sola, grafiche, impaginazione, pubblicità ecc… ma il testo quello ha sempre bisogno di una revisione. E io purtroppo ho incappato in un editor che non ha saputo fare il suo lavoro e ho pagato con recensioni negative errori banali di scrittura che potevano essere facilmente corretti anche da me stessa. Motivo per cui ora oltre a beta reader e amiche, seguo un corso di correzione di bozza per essere sempre più attenta e precisa.


Il tuo ultimo romance è ME AGAIN Ricominciamo insieme. Di cosa parla il romanzo e c'è un messaggio specifico che vuoi lanciare ai lettori?


Il romanzo oltre a narrare la storia travaglia dei protagonisti, parla di come il dolore spesso sia l’unico modo per capire e farsi capire da chi abbiamo di fronte.

Quando toccare il fondo o annientarsi volutamente per sfuggire da qualcosa è l’unica strada che sembra praticabile si scoprono anche tante realtà spesso peggiori della propria. Ecco Madison e Chris a causa di un incidente che li vede conivolti entrambi saranno costretti ad andare oltre le proprie emozioni, ribaltandole a favore di un qualcosa di impensabile e impossibile agli occhi di molti. E quando gli eventi non faranno altro che peggiorare le varie situazioni, guardarsi negli occhi sarà l’unico modo per ricominciare. 


 


C'è un libro di un autore classico o contemporaneo che consiglieresti di leggere?

Non penso di rientrare nei canoni di lettura standard e faccio mea culpa per non aver letto ancora grandi capolavori. Ma ai lettori consiglio sempre di leggere qualcosa che sia nella propria comfort zone non sarà mai sbagliato leggerlo. Rimanendo nel mio “ambiente” se dovessi consigliare un autore non potrei non consigliare Larry Mcmurtry e il suo capolavoro Lonesome Dove.


A cosa stai lavorando in questo momento? Quali sono i tuoi progetti futuri?

Non lavoro mai a un solo progetto alla volta. È stato così per tutti i romanzi, ne scrivo sempre più di uno contemporaneamente, fino a quando uno dei due o tre anche prende il sopravvento e mi cattura nella scrittura.

Al momento sto lavorando a un romanzo già cominciato durante la stesura di Uomo a terra, e rimasto dietro dopo il fulmine di ME AGAIN (perché di fulmine si potrebbe parlare), e al continuo di una storia che in molti si aspettano.

Ma c’è anche una piccola grande sorpresa che spero di rivelarvi a breve. Insomma mi piacerebbe esplorare altri mondi e altri lidi in futuro.