Black Orchid, il nuovo romanzo di Natascia Luchetti


Natascia Luchetti. Mai sentito questo nome? Male, male! La Luchetti è una delle autrici contemporanee che seguo, la cui prosa adoro da morire. Mi ha abituato a romanzi e storie dalle tinte più oscure, ma sono certa che mi sorprenderà anche in queste nuove vesti. 

Black Orchid, un lawyer romance erotico ambientato in Scozia: la trama

Lui è un avvocato quotato… e senza coscienza.
Lei è una fioraia… e una
strega.
Due mondi opposti che si incontrano e non combaciano.
Un’attrazione a cui non è possibile resistere.

Eoghan McNeill è il socio titolare del più prestigioso studio legale di Glasgow. È ambizioso, determinato e non è mai stato sconfitto in aula. L’intelligenza e la bellezza creano un’aura di fascino oscuro a cui difficilmente si può rimanere indifferenti.
Veronica Ferretti è un’amante delle piante, è estroversa e si diverte a trovare per ogni persona un corrispettivo vegetale che possa rappresentarla. Gestisce il negozio nella Merchant City dove l’avvocato più famoso della città si ritrova il giorno di San Valentino a comprare un mazzo di fiori per le sue due amanti.
Benché sia un traditore all’apparenza arrogante, Eoghan attrae la fioraia con un potere contro cui non si può lottare: le parole che lui usa, la luce nei suoi occhi, la complessità che si nasconde nelle profondità della sua anima sono un richiamo a cui Veronica è costretta a rispondere.
E in fondo, chi, se non una
strega, può far innamorare un uomo così sfuggente? 

L'intervista 

Natascia si è resa disponibile per rispondere ad alcune mie domande. Chi meglio di lei poteva spiegarci il romanzo e il cambio di genere?

Black Orchid, un romanzo diverso da tutto ciò a cui ci hai abituati. Vuoi parlarci di questa tua nuova storia, nonché cambio di rotta?

È stato un esperimento pazzesco. Diciamo che, nella stesura definitiva, ci sono sì e no venti pagine della prima. Ho cambiato, ampliato, rifatto, proprio perché i primi passi nel genere erotico romance sono stati molto difficili e incerti. Ho impiegato parecchio a entrare nell’ottica, ma alla fine sono riuscita a creare qualcosa di nuovo: ho interpretato questo genere a modo mio, costruendo una storia con una forte carica emozionale e sensuale che non si fa mancare l’approfondimento dei personaggi e delle loro esistenze in ogni più piccolo dettaglio.

Spaziare nei generi. Tu lo sai fare molto bene. Che consigli daresti a quegli autori che vogliono cimentarsi in un genere mai trattato prima?

Leggere quel genere, informarsi sulle sue caratteristiche e affrontarlo senza porsi paletti. All’inizio, visto che sei abituato a una certa comfort zone, nei tuoi argomenti, nel tuo stile e nel tuo mondo ormai battuto e conosciuto, provi difficoltà a esporti. Pensi: non è per me. Non devi fermarti davanti alla paura di sbagliare e andare avanti, provare e soprattutto imparare da chi ne sa più di te.

Generi letterari, appunto. Ce n'è uno che ancora non affronti ma che ti piacerebbe “testare”?

Sto provando di tutto, ultimamente. Dall’erotico, al fantasy, allo storico. Mi piacerebbe tanto buttarmi nella fantascienza e nel giallo. Devo studiarli bene, però. E, soprattutto, ho davvero troppe cose da fare!

Tre elementi che non devono mai mancare in un romanzo erotico.

Sensualità, ottime descrizioni di gesti ed emozioni, atmosfera.

La prima è una caratteristica che sembra scontata, ma non lo è. Una scena di sesso, o un semplice bacio e uno sfioramento, possono diventare ridicoli e pacchiani, se non si usa il registro adeguato.

E quindi, per forza servono le ottime descrizioni. Non si può tralasciare niente, nemmeno un sospiro, perché altrimenti la scena perde di potenza. Ovviamente non mi riferisco solo alle scene di sesso, ma anche a quelle in cui i personaggi parlano, comunicano. La gestualità e il timbro della voce sono importantissime.

E l’atmosfera: tu puoi capirmi, visto che entrambe abbiamo provato col gotico, l’horror e il fantasy. Un romanzo senza atmosfera è vuoto, anonimo. Erroneamente si pensa che l’erotico e il romance possano essere semplificati, perché ci si deve concentrare sui protagonisti. Sono d’accordo sul focus dedicato alla coppia, ma le scene tra loro devono, secondo me, essere costruite tenendo conto dell’ambientazione, in modo da darle un senso. Bisogna scegliere una zona funzionale a ciò che si vuole raccontare.


Tre elementi che non devono mancare mai in un romanzo horror, dalle tinte dunque più nere.

Morti spettacolari, atmosfera cupa, approfondimento psicologico.

Le morti spettacolari sono il motivo per cui mi diverto tantissimo a inserire mostri e maghe assetate di sangue all’interno dei miei romanzi. Mi piace inserire gente che mi sta particolarmente su e farla morire in modi originali. Non serve che il morto in questione piroetti ed esploda male in una scena splatter da brivido. La sua fine deve essere evocativa, in linea con le potenzialità del protagonista che gliela infligge. Essa stessa deve rispecchiare la struttura della trama, essere collegata ai suoi dettagli.

L’atmosfera cupa non è necessariamente da collocare in una fredda notte di novembre. Potrei parlare di un paesaggio cupo anche quando spiomba il sole. Deve essere grigio, brutale, riflettere in qualche modo l’andamento tetro della vicenda. Anche una casa comune, se aggiungi spifferi, scricchiolii, sussurri tra i fruscii delle tende può essere il teatro di una storia terrificante. E l’atmosfera non è data solo da ciò che si vede ed è intorno al protagonista, ma viene creata dal suo modo di percepire le cose. Una mente disturbata creerebbe un mostro da un innocente corgi batuffoloso. Quando leggo un gotico, io devo respirare inquietudine. Devo voltarmi a guardare le ombre alle mie spalle e temere che si animino.


C'è un romanzo erotico che ti ha ispirato per la stesura e che consiglieresti di leggere?

Un romanzo in particolare forse no. Ho iniziato con l’erotico leggendo quelli di Malia Delrai. Giustamente, lei è la mia editrice e volevo conoscerla. Non mi sono fermata lì. Ho letto alcuni paranormal romance con una forte carica erotica di autrici americane e inglesi, ma non chiedermi i titoli, perché non me li ricorderò mai.

Non sottovalutiamo poi tutta la sensualità degli horror basati sui vampiri. Il morso di Dracula? Le carezze di Carmilla? L’attrazione che esercita Lestat su ogni individuo che incontra? C’è un mondo di sfumature nei romanzi. È davvero un peccato non coglierle perché si è troppo abituati a suddividere tutto in generi.

Libri e lettura. Quest'ultima è una passione, un hobby... un passatempo. Tu come la definiresti?

La mia salvezza.

La parola scritta e letta mi hanno portato via dai momenti più duri. Hanno attivato la mia mente, l’hanno spinta oltre l’inverosimile. Mi hanno dato la curiosità, la vivacità di pensiero e io non posso più fare a meno di entrambe.

Senza leggere, non puoi scrivere. Il lessico aumenta a dismisura se divori volumi e la mente si apre così tanto da regalarti idee sempre migliori. Diciamo che questo mondo è la mia vita. Se me lo togliessero, morirei.

Come possiamo avvicinare alla lettura tutte quelle persone che considerano i libri come oggetti “obsoleti”?

Premetto che il libro di carta non ha eguali e che nessun ereader lo sostituirà mai, penso che sia bene invitare le persone a sfruttare la tecnologia. Ormai si trovano i grandi classici a cifre irrisorie in formato elettronico. Non sarebbe male indirizzare i ragazzini a questo utilizzo dei dispositivi multimediali.

Anche se penso che bisognerebbe cominciare a istruire i bambini quando sono piccolini. Io credo che i libri regalati da genitori e nonni mi abbiano fatto crescere con l’amore per le parole scritte. Per i piccoli sono giochi che stimolano la fantasia in un modo che non può essere mutuato da tablet, cellulari e console. Ricostruire mentalmente un’immagine che leggi è un esercizio prezioso che tutti dovrebbero fare sin da piccoli.

Ci sono tante persone che, purtroppo, hanno perso questo passaggio. Non è mai troppo tardi per recuperare, comunque. Ci sono tanti prodotti di intrattenimento tratti dai libri: videogiochi e serie tv per esempio. Penso che queste due cose, molto in voga tra le persone giovani, possano invitare a leggere “la storia originale”. La trilogia cinematografica del Signore degli Anelli, per esempio, spinse tantissimi a perdersi nell’universo letterario di Tolkien.

E per concludere:

I libri non sono mai vecchi.

C’è sempre qualcosa dentro, anche una frase, un personaggio, una scena, che è parte di te o che ti fa pensare. Provare per credere.

 

  

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