Recensione "Shades of Life" di Glinda Izabel
Buongiorno amici di blog!
Quest'oggi vi posto il mio pensiero sull'opera di Glinda Izabel "Shades of life" pubblicata in edizione ebook dalla Fazi Editore. La recensione potrebbe contenere spoiler quindi se non avete letto ancora il libro leggete con cautela.
Sul libro di Glinda sono state fatte molte chiacchiere all'inizio che poco c'entravano con l'opera in sé. Come tutti sappiamo Shades of Life ha vinto la pubblicazione a seguito del concorso indetto dalla Fazi. Mi ricordo addirittura che qualcuno insinuò che l'opera era stata pubblicata perché Glinda era ed è nota come una delle blogger più influenti del web, e perché collabora con la suddetta casa editrice. Mi sono quindi accostata a questa lettura tenendo conto non solo di queste voci, ma mettendomi nei panni di una ragazza che vede pubblicarsi la sua prima opera dopo anni di recensioni e attenzioni rivolte ai libri di altri. È obbligo, secondo la mia modesta opinione, separare la Glinda blogger dalla Glinda autrice, ed è ciò che farò in questa mia semplice recensione.
Premetto che non sono molto amante delle storie d'amore, sebbene mi sforzi di credere (e leggere) il contrario. La storia d'amore la trovo bene in un fantasy, in un urban fantasy o in un bel libro d'azione. Fa da condimento e da contorno che dona un certo sapore al libro. Non sono abituata a leggere storie che trattano solo l'amore.
Shades of life invece è stata una piacevolissima lettura e una bella scoperta. Un esordio insomma di cui tener conto.
Juniper è un fantasma, la cui esistenza viene sconvolta dall'arrivo di Logan un essere come lei che non è consapevole però della sua nuova condizione. Tra i due scatta subito qualcosa, una scintilla che li fa sentire a loro agio. È chiaro al lettore che il rapporto tra i due nasconda qualcosa, sono i continui flash che Juniper ha su di Logan a darcene un indizio. Quale mistero nascondono quelle immagini che tanto confondono l'anima tormentata del fantasma? Juniper non ha memoria di sé. Non sa nulla della sua vita trascorsa, non ricorda chi è e come è finita col diventare uno spettro. All'inizio mi sembrava quasi che Juniper avesse un compito specifico: aiutare Logan ad accettare una morte che lui rifiuta, aggrappandosi ancora alla speranza che quella sia solo una condizione momentanea e che prima o poi tutto finirà.
Alla Morte non si scampa, questa è una delle poche certezze che Juniper conserva ancora. Ma la Morte allo stesso tempo è la fine di tutto? È la fine anche dell'amore?
I due fantasmi si amano, sono stati e sono sulla terra per questo. Nemmeno la Morte può scalfire un affetto così profondo. Glinda ci ricorda nel suo libro che l'unica cosa che può rovinare i rapporti è la menzogna. Il tener nascosto all'altro qualcosa solo perché si ha troppa paura di ferire con la verità.
Altro mistero la cui soluzione si s'intuisce pagina dopo pagina è l'identità di Adelaide, la vocina interiore di Juniper, una sorta di grillo parlante che la riprende o la consola a seconda del momento. Tutti tasselli questi che si rimettono al loro posto in un finale che non mi ha delusa affatto. Ho seguito le vicende di Juniper con interesse, grazie anche alla scrittura fluida di Glinda che ci accompagna non solo attraverso le parole, ma anche attraverso la musica visto che molti sono i brani da lei citati che fanno da colonna sonora al libro. Ti viene la voglia, dopo aver letto, di cercare le canzoni su youtube e di ascoltarle pensando proprio alla storia che si è conclusa.
Un bel lungo racconto davvero, che sarebbe stato ancora più bello se l'autrice avesse avuto a disposizione più caratteri, più pagine. Glinda è stata lo stesso abile a narrarci una bella storia nonostante le ristrettezze che il concorso della Fazi imponeva. Ha centrato l'obiettivo e ora aspetto un'altra sua opera, magari un romanzo. Le faccio intanto i miei migliori auguri perché il percorso tutto in salita per lei è appena iniziato.
Quest'oggi vi posto il mio pensiero sull'opera di Glinda Izabel "Shades of life" pubblicata in edizione ebook dalla Fazi Editore. La recensione potrebbe contenere spoiler quindi se non avete letto ancora il libro leggete con cautela.
Sul libro di Glinda sono state fatte molte chiacchiere all'inizio che poco c'entravano con l'opera in sé. Come tutti sappiamo Shades of Life ha vinto la pubblicazione a seguito del concorso indetto dalla Fazi. Mi ricordo addirittura che qualcuno insinuò che l'opera era stata pubblicata perché Glinda era ed è nota come una delle blogger più influenti del web, e perché collabora con la suddetta casa editrice. Mi sono quindi accostata a questa lettura tenendo conto non solo di queste voci, ma mettendomi nei panni di una ragazza che vede pubblicarsi la sua prima opera dopo anni di recensioni e attenzioni rivolte ai libri di altri. È obbligo, secondo la mia modesta opinione, separare la Glinda blogger dalla Glinda autrice, ed è ciò che farò in questa mia semplice recensione.
Premetto che non sono molto amante delle storie d'amore, sebbene mi sforzi di credere (e leggere) il contrario. La storia d'amore la trovo bene in un fantasy, in un urban fantasy o in un bel libro d'azione. Fa da condimento e da contorno che dona un certo sapore al libro. Non sono abituata a leggere storie che trattano solo l'amore.
Shades of life invece è stata una piacevolissima lettura e una bella scoperta. Un esordio insomma di cui tener conto.
Alla Morte non si scampa, questa è una delle poche certezze che Juniper conserva ancora. Ma la Morte allo stesso tempo è la fine di tutto? È la fine anche dell'amore?
I due fantasmi si amano, sono stati e sono sulla terra per questo. Nemmeno la Morte può scalfire un affetto così profondo. Glinda ci ricorda nel suo libro che l'unica cosa che può rovinare i rapporti è la menzogna. Il tener nascosto all'altro qualcosa solo perché si ha troppa paura di ferire con la verità.
Altro mistero la cui soluzione si s'intuisce pagina dopo pagina è l'identità di Adelaide, la vocina interiore di Juniper, una sorta di grillo parlante che la riprende o la consola a seconda del momento. Tutti tasselli questi che si rimettono al loro posto in un finale che non mi ha delusa affatto. Ho seguito le vicende di Juniper con interesse, grazie anche alla scrittura fluida di Glinda che ci accompagna non solo attraverso le parole, ma anche attraverso la musica visto che molti sono i brani da lei citati che fanno da colonna sonora al libro. Ti viene la voglia, dopo aver letto, di cercare le canzoni su youtube e di ascoltarle pensando proprio alla storia che si è conclusa.
Un bel lungo racconto davvero, che sarebbe stato ancora più bello se l'autrice avesse avuto a disposizione più caratteri, più pagine. Glinda è stata lo stesso abile a narrarci una bella storia nonostante le ristrettezze che il concorso della Fazi imponeva. Ha centrato l'obiettivo e ora aspetto un'altra sua opera, magari un romanzo. Le faccio intanto i miei migliori auguri perché il percorso tutto in salita per lei è appena iniziato.
4 stelle meritate |
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È in corso inoltre una petizione per avere il libro anche cartaceo. Io la firmai tempo fa, la procedura è semplice, veloce e vi costerà solo qualche minuto di tempo.
CLICCATE QUI PER METTERE LA VOSTRA FIRMA
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Faccio di nuovo un enorme in bocca al lupo a Glinda per i suoi futuri scritti.
Un salutone a tutti!