Speciale "Luna"
Buonasera amici di blog!
Come state e soprattutto che tempo fa da voi? Ho visto che in alcune località nevica ancora... da me pioggia e brevi sprazzi di sole. E pioggia (come quella che sta cadendo ora mentre vi scrivo XD)
Stasera, come annunciato già qualche tempo fa, il blog La mia strada fino a qui ospita la quarta tappa del blog tour del libro "Luna" di Francesca Verginella.
Vi ricordo che potete trovare le altre tappe qui:
PRIMA TAPPA
SECONDA TAPPA
TERZA TAPPA
Andiamo ora a scoprire qualcosa in più su questo libroCome state e soprattutto che tempo fa da voi? Ho visto che in alcune località nevica ancora... da me pioggia e brevi sprazzi di sole. E pioggia (come quella che sta cadendo ora mentre vi scrivo XD)
Stasera, come annunciato già qualche tempo fa, il blog La mia strada fino a qui ospita la quarta tappa del blog tour del libro "Luna" di Francesca Verginella.
Vi ricordo che potete trovare le altre tappe qui:
PRIMA TAPPA
SECONDA TAPPA
TERZA TAPPA
Titolo: Luna
Genere:Fantasy
Casa editrice: libro pubblicato in formato e-book da Smashwords Editions (www.smashwords.com) con ISBN ed autopubblicato su Amazon
Numero pagine:variabile a seconda del formato, in genere intorno alle 520 pagine
Anno di pubblicazione:2012
Formato:.ePub, .mobi, .pdf, .rtf, .html, plain text
Codice ISBN:9781301519231
Prezzo:$ 9.99 (€ 7.84) - il prezzo può variare leggermente a seconda del distributore
Siti dove acquistarlo:Smashwords, Amazon, Diesel, Apple, Kobo, Sony, Diesel, inMondadori
L'autrice: Scrivo dall'età di 19 anni: il mio primo romanzo (il mio preferito) è stato un fantasy, pur non essendo io una grande lettrice di questo genere. Poi sono venuti i corti ed altri romanzi che si ispirano alla vita contemporanea. Ho partecipato a qualche concorso letterario, ma non ne ho vinto nessuno. Ho cercato allora di farmi conoscere dalle case editrici (grandi e piccole), anche passando per le agenzie letterarie. Le valutazioni erano solitamente buone, ma ho sempre rifiutato di pagare per essere pubblicata. Negli anni ho capito un paio di cose sull'editoria e così ho rinunciato. Poi ho letto di Smashwords su un giornale ed ora sono qui, grazie anche a mio marito (perchè io e i computer veniamo da due Universi diversi, paralleli, che mai si incontreranno). Ho altri romanzi che aspettano di essere completati ed ora ho trovato un nuovo stimolo per proseguire il mio lavoro. Spero vi piaceranno.
Lettera di Kib (apprendista di Cablam)
Io mi chiamo Kib e ho 10 anni. Vengo da Irna, un'isola dell'arcipelago delle Verminie. Quella dove sono nato è l'isola più piccola, tanto piccola che ha solo una città che porta il suo stesso nome: Irna, appunto. A dire il vero, più che una città è un piccolo paese di pescatori con il porto e le case tutte costruite lungo la costa del piccolo golfo. Nelle giornate limpide e asciutte, senza nebbia, prendevo il cannocchiale di mio nonno e guardavo verso sud. Là si poteva vedere la costa della penisola dell'Ausolia: la terra del continente si assottigliava sempre più fino a terminare nella città di Deos.
Mio nonno mi ha raccontato che Deos, una volta, era una città bellissima e ricca, ma già prima che io nascessi i Mutati si erano vi si erano insediati e la Famiglia Deoscuridi stava perdendo la sua personale guerra contro Cron. Anche la mia isola venne attaccata dai Mutati. Il mare non era più così pescoso, la terra era diventata arida e anche gli uomini erano cambiati, ma credo che questo succeda sempre quando c'è una guerra.
Mio padre morì quando avevo solo 3 anni mentre stava difendendo l'isola dall'attacco dei Mutati assieme al nonno e agli altri pescatori. Solo mio nonno ritornò da quella battaglia. Da quel giorno a casa eravamo solo io, la mamma e il nonno. Irna era diventata un'isola quasi deserta ed ovunque c'erano fame, rabbia e disperazione. Il nonno si ammalò, ma non c'erano più né medici né medicine. Morì all'inizio dell'inverno, io non avevo ancora compiuto 6 anni. La mamma era sempre più triste; all'inizio piangeva ogni giorno, poi smise.
Un giorno, non si sa da dove né in che modo, arrivò ad Irna un uomo avvolto in un lungo mantello nero; io ancora non sapevo che sarebbe diventato il mio Maestro. Tutti erano usciti dalle case per osservarlo, ma nessuno osava avvicinarsi o parlargli. Lui percorreva sicuro la via centrale della città come se sapesse già dove doveva andare, anche se non era mai stato a Irna prima di allora. Si fermò proprio di fronte alla nostra casa e, dopo che ebbe brevemente parlato con la mamma, mi prese con sé: dovetti andare con lui. La mamma mi disse solo che dovevo farlo, che sarei stato meglio con lui e che avrei mangiato ogni giorno. Io non volevo lasciare la mamma ma lo feci lo stesso.
Ormai sono quattro anni che seguo il Maestro; si chiama Cablam ed è il più grande Illusore del mondo, ma io lo devo chiamare solo "Maestro". Mi ha insegnato a controllare la mente degli animali, che sono le più semplici, e da qualche tempo ha cominciato a istruirmi nell'arte della manipolazione della realtà e delle menti degli uomini, che è molto più difficile. Una volta mi ha detto che mi ha preso con sé perchè sono predisposto. Ho già incominciato a creare piccole illusioni tutto da solo, ma la strada per diventare bravo come lui è ancora molto lunga. Il Maestro è incredibile: camminiamo per le vie delle città e per le vie in mezzo ai boschi ed è come se non esistessimo, la sua illusione ci nasconde agli occhi della gente, delle bestie e dei Mutati. Ci spostiamo sempre, non restiamo mai nello stesso posto troppi giorni e non ci manca mai un luogo dove riposare o il cibo.
Il Maestro è molto severo con me ed è molto distaccato: non condivide volentieri il suo pensiero. Alle volte sparisce per tutto il giorno e mi lascia solo, ma io non ho troppa paura. Lui non vuole sentirmi lamentare, e poi dice sempre che gli è insopportabile ascoltare quello che gli dicono gli altri, tutti gli altri, dice che quasi tutti gli esseri viventi sono inutili. Mi dispiace che la pensi così perchè io non credo che sia vero.
Stranamente siamo fermi qui a Samas da più tempo del solito e così ho potuto parlare con l'oste, con qualche donna del mercato e con due bambini circa della mia età: mi sono sentito bene, mi è piaciuto... anche se poi sono stato punito dal Maestro per averlo fatto. Ma lui è tutto quello che ho, tutto quello che mi rimane; non voglio essere lasciato solo e perciò lo seguirò sempre ed ovunque.
Kib