On The Road: Diari di viaggio: "Sulla strada per la fine"
Buongiorno amici di blog!
E' con immenso piacere che oggi vi parlo dell'antologia di racconti "On The Road: Diari di viaggio"edita dalla Libro Aperto Edizioni, una raccolta di racconti che vede la presenza anche del mio "Sulla strada per la fine". Ho sperato davvero tanto che questo mio racconto venisse scelto. E' uno di quelli in cui mi sono immedesimata fino al midollo, e che ho adorato scrivere dalla prima all'ultima riga.
Partiamo però dalla copertina dell'antologia che sarà presto edita sia in versione cartacea che in versione digitale, e che verrà presentata per la prima volta alla fiera della Microeditoria di Chiari (Brescia) dal 9 all'11 Novembre 2012.
E' con immenso piacere che oggi vi parlo dell'antologia di racconti "On The Road: Diari di viaggio"edita dalla Libro Aperto Edizioni, una raccolta di racconti che vede la presenza anche del mio "Sulla strada per la fine". Ho sperato davvero tanto che questo mio racconto venisse scelto. E' uno di quelli in cui mi sono immedesimata fino al midollo, e che ho adorato scrivere dalla prima all'ultima riga.
Partiamo però dalla copertina dell'antologia che sarà presto edita sia in versione cartacea che in versione digitale, e che verrà presentata per la prima volta alla fiera della Microeditoria di Chiari (Brescia) dal 9 all'11 Novembre 2012.
I racconti selezionati sono stati ben dieci. Dieci autori differenti che affrontano a loro modo il tema del viaggio.
Per gentile autorizzazione della casa editrice stessa vi riporto di seguito l'incipit del mio racconto "Sulla strada per la fine" con la speranza di stuzzicare la vostra curiosità per la sua lettura.
Questa è la storia di Sinead, una ragazza condannata a morte. Il suo è un viaggio verso la fine, ma saranno molte le cose che accadranno sulla via e che segneranno inevitabilmente il suo destino.
«Lo scossone violento della gabbia mi svegliò, e interruppe il mio breve sonno privo di sogni. Non ebbi la prontezza di riflessi per tenermi salda con una mano alle sbarre, e così rotolai su un fianco battendo l'anca che già mi doleva. Qualcuno da fuori imprecò, e capii che avevamo sbagliato sentiero. Di nuovo.
Quel viaggio, che mi avrebbe condotta alla morte, sembrava davvero non trovare fine. Il carro sul quale era stata costruita la mia prigione sbandò ancora, ma questa volta riuscii a mettermi seduta e a rannicchiarmi contro le sbarre. Era stato calato sulla gabbia un pesante drappo scuro cosicché non potevo vedere ciò che accadeva al di fuori. Respiravo a fatica sotto quella cappa e vivevo in un perenne stato di buio, poiché anche di giorno i raggi del sole non riuscivano a filtrare attraverso la stoffa. E con quello erano oramai due giorni che non respiravo aria pulita, due giorni che vivevo nella mia stessa sporcizia.»
La storia di Sinead continua nell'antologia che vi invito ad acquistare e leggere qui:
Di seguito vi riporto l'elenco degli altri racconti presenti coi rispettivi autori.