La strada fino a qui di....Cristina Contilli e Laura Gay
Benvenute nel blog “La mia strada fino a qui”.
Cristina Contilli e Laura Gay. (“Un amore mai dimenticato: Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio”; “I misteri di Goodrich Court”; Il cammino dell'Eros)
Da quando è iniziata questa vostra collaborazione e cosa vi ha spinto a lavorare e a scrivere assieme?
Cristina: Ci siamo conosciute su internet nel 2007, però, l’idea di scrivere qualcosa insieme è nata solo tre anni dopo quando ci siamo accorte che avevamo dei gusti affini in fatto di letture e anche di periodi storici del passato che ci incuriosivano.
Laura: La nostra prima collaborazione risale al 2010, quando abbiamo scritto il breve romanzo epistolare dedicato all’amore fra Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio. Ma in realtà io e Cristina ci conoscevamo già da un po’ e spesso discutevamo di libri e di storia. In comune abbiamo la passione per il passato e per le belle storie d’amore.
Come vi siete conosciute?
Cristina: Nel 2007 grazie al fatto che Laura postava un rosa storico sul suo blog e io lo commentavo quasi ad ogni puntata perché mi piaceva molto.
Laura: Avevamo entrambe un blog su splinder e ci siamo ritrovate a leggere l’una i post dell’altra. L’unica cosa di cui mi rammarico è di non essere ancora riuscita a incontrarla di persona… ma chissà, può sempre succedere!
Com'è scrivere a quattro mani? Seguite uno schema preciso per scrivere, vi concordate su come procedere stilando una trama sommaria?
Cristina: Di solito ci dividiamo i pezzi da scrivere e poi una volta scritti autonomamente ci leggiamo a vicenda per vedere se c’è qualcosa che può essere migliorato, quindi, rimettiamo insieme il tutto e lo leggiamo una seconda volta prima che vada in stampa (o meglio prima di caricare il file su lulu.com perché abbiamo pubblicato i nostri tre libri con lulu.com e con ilmiolibro.it dove gran parte del processo viene affidato al singolo autore)
Laura: Scrivere con Cristina è stato facile e naturale, forse perché ci completiamo a vicenda. Lei è molto più minuziosa di me nelle ricerche storiche, io forse sono più fantasiosa. La cosa strana è che non abbiamo mai seguito uno schema.
In tutta sincerità nascono delle piccole discussioni quando si affronta una scrittura a quattro mani? Siete sempre d'accordo sulla trama, lo stile da seguire ecc..?
Cristina: Finora grandi divergenze non ne abbiamo avute, io all’inizio ero un po’ troppo sintetica nelle descrizioni e il confronto con Laura mi ha aiutata a diventare più precisa e dettagliata, mentre lei che era meno hot ha rivelato una vena insospettata come autrice di racconti erotici. Credo dunque che ci siamo sempre aiutate e compensate a vicenda.
Laura: Fra noi non ci sono mai state discussioni. Talvolta ci siamo scambiate idee e pareri, ma siamo sempre andate d’accordo e non abbiamo mai avuto opinioni discordanti sulla trama o i personaggi. Per quanto riguarda lo stile, ciascuna di noi ha usato il proprio.
Il libro scritto assieme che avete amato di più, quello al quale siete entrambe più legate.
Cristina:Io mi sono divertita molto a scrivere Il cammino dell’eros perché si tratta di dieci racconti erotici legati alla storia della pittura dove viene esplorato il rapporto tra musa e artista nella creazione di alcuni quadri più o meno famosi. Siccome mi piace sperimentare forme e modalità di scrittura diverse sono legata però anche al romanzo epistolare che racconta la storia di Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio. Immaginare un finto epistolario dell’800 è stato infatti interessante anche dal punto di vista stilistico perché abbiamo cercato di dare alle nostre finte lettere un tono e un lessico vicini a quelli ottocenteschi, cercando nello stesso tempo di risultare comprensibili per un lettore contemporaneo.
Laura: Per quello che mi riguarda, non ho dubbi nel rispondere: “Un amore mai dimenticato: Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio”, non solo perché è stato l’inizio della nostra collaborazione artistica, ma anche perché io cominciai, quasi per caso, a scrivere le prime lettere di Pellico, in base ad alcuni approfondimenti storici fatti da Cristina. In pratica fu il suo lavoro a ispirarmi e lei, a sua volta, fu colpita da quelle lettere e mi propose di scrivere il libro.
Ci raccontate qualche aneddoto o episodio legato alla stesura o alla divulgazione delle vostre opere che vi è rimasto particolarmente impresso?
Cristina: Aneddoti particolari non ce ne sono… almeno in questo momento non me ne vengono in mente! L’unica cosa buffa che mi viene in mente è che mentre rimettevo a posto il file dei racconti erotici ho notato che io somigliavo abbastanza a Camille Claudel e Laura alla giovane di un quadro del pittore francese del 1700 per cui per me lei è diventata la marchesina La Salle dell’omonimo racconto… poi non so se anche i lettori ci hanno immaginate così oppure ci hanno identificate in modo diverso…
Laura: Una cosa che mi è rimasta impressa è che, dopo aver letto uno stralcio del romanzo epistolare, una blogger mi chiese se quelle lettere le avesse davvero scritte Pellico. Per un’autrice esordiente come me credo sia un grosso complimento!
Quale consiglio dareste a una coppia di scrittori che si cimentano per la prima volta nella stesura di un romanzo a quattro mani?
Cristina: Di essere leali e sinceri tra loro perché ognuno deve essere convinto di ciò che ha scritto l’altro e poi di dividersi bene il lavoro in modo da evitare sovrapposizioni e incoerenze nel testo.
Laura: Secondo me devono necessariamente andare d’accordo perché lavorare insieme, se non c’è complicità, non è mai facile.
Scriverete ancora assieme? Quali progetti avete per il futuro?
Cristina: A me piacerebbe scrivere un altro libro di racconti erotici però prima dobbiamo finire i romanzi a cui stiamo lavorando e anche organizzare diverse cose pratiche che riguardano le nostre vite private al di là della scrittura…
Laura: Al momento non c’è nessun progetto comune. Ne avevamo parlato, ma ancora non è stato definito nulla perché io sono molto impegnata nella revisione del mio ultimo romance storico. Temo sarà un lavoro lungo e laborioso, purtroppo.
Cristina Contilli autrice. Ci parli del tuo iter letterario, quindi della tua strada fino a qui?
Cristina: Io ho pubblicato molto dalla poesia alla saggistica fino ai romanzi storici, nel complesso sono soddisfatta di quello che ho scritto. Qualcosa forse aveva ancora delle imperfezioni di cui mi sono accorta dopo la pubblicazione, però, un libro è per me un processo individuale mentre lo scrivi, ma un processo collettivo quando viene pubblicato e i lettori lo interpretano, lo amano, lo odiano, lo lodano, lo criticano e alla fine come autrice io cerco di tirare le somme e di crescere. Questo soprattutto per quanto riguarda la narrativa, per il resto penso che l’edizione critica che ho curato dell’epistolario di Silvio Pellico sia un lavoro piuttosto tecnico e specialistico che però resterà nel tempo.
Laura Gay autrice. Ci parleresti anche tu del tuo percorso da scrittrice, tutto ciò che hai prodotto nella tua strada fino a qui?
Laura: Ho iniziato la mia carriera come scrittrice nel 2008, quando pubblicai il mio primo romanzo storico: “Edmond e Charlotte. Le scelte dell’amore”, edito da Enrico Folci Editore. In seguito, oltre alle opere scritte a quattro mani con Cristina, ho pubblicato altri romanzi: “La figlia del re di Francia” edito dalla 0111 Edizioni, “Prigioniera del tempo” e “Ovunque sarai” entrambi editi da Boopen. Ho anche pubblicato un e-book dal titolo “La rosa di Parigi” con la casa editrice Arpanet. Che dire? Non immaginavo che sarei riuscita a scrivere tutte queste cose, né che i miei romanzi sarebbero stati accolti così bene dai lettori. Di certo devo ancora crescere molto come scrittrice, ma sono piuttosto soddisfatta del percorso fatto finora.
Per saperne di più visitate i loro blog:
Cristina Contilli
Laura Gay
Cristina Contilli e Laura Gay. (“Un amore mai dimenticato: Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio”; “I misteri di Goodrich Court”; Il cammino dell'Eros)
Da quando è iniziata questa vostra collaborazione e cosa vi ha spinto a lavorare e a scrivere assieme?
Cristina: Ci siamo conosciute su internet nel 2007, però, l’idea di scrivere qualcosa insieme è nata solo tre anni dopo quando ci siamo accorte che avevamo dei gusti affini in fatto di letture e anche di periodi storici del passato che ci incuriosivano.
Laura: La nostra prima collaborazione risale al 2010, quando abbiamo scritto il breve romanzo epistolare dedicato all’amore fra Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio. Ma in realtà io e Cristina ci conoscevamo già da un po’ e spesso discutevamo di libri e di storia. In comune abbiamo la passione per il passato e per le belle storie d’amore.
Come vi siete conosciute?
Cristina: Nel 2007 grazie al fatto che Laura postava un rosa storico sul suo blog e io lo commentavo quasi ad ogni puntata perché mi piaceva molto.
Laura: Avevamo entrambe un blog su splinder e ci siamo ritrovate a leggere l’una i post dell’altra. L’unica cosa di cui mi rammarico è di non essere ancora riuscita a incontrarla di persona… ma chissà, può sempre succedere!
Com'è scrivere a quattro mani? Seguite uno schema preciso per scrivere, vi concordate su come procedere stilando una trama sommaria?
Cristina: Di solito ci dividiamo i pezzi da scrivere e poi una volta scritti autonomamente ci leggiamo a vicenda per vedere se c’è qualcosa che può essere migliorato, quindi, rimettiamo insieme il tutto e lo leggiamo una seconda volta prima che vada in stampa (o meglio prima di caricare il file su lulu.com perché abbiamo pubblicato i nostri tre libri con lulu.com e con ilmiolibro.it dove gran parte del processo viene affidato al singolo autore)
Laura: Scrivere con Cristina è stato facile e naturale, forse perché ci completiamo a vicenda. Lei è molto più minuziosa di me nelle ricerche storiche, io forse sono più fantasiosa. La cosa strana è che non abbiamo mai seguito uno schema.
In tutta sincerità nascono delle piccole discussioni quando si affronta una scrittura a quattro mani? Siete sempre d'accordo sulla trama, lo stile da seguire ecc..?
Cristina: Finora grandi divergenze non ne abbiamo avute, io all’inizio ero un po’ troppo sintetica nelle descrizioni e il confronto con Laura mi ha aiutata a diventare più precisa e dettagliata, mentre lei che era meno hot ha rivelato una vena insospettata come autrice di racconti erotici. Credo dunque che ci siamo sempre aiutate e compensate a vicenda.
Laura: Fra noi non ci sono mai state discussioni. Talvolta ci siamo scambiate idee e pareri, ma siamo sempre andate d’accordo e non abbiamo mai avuto opinioni discordanti sulla trama o i personaggi. Per quanto riguarda lo stile, ciascuna di noi ha usato il proprio.
Il libro scritto assieme che avete amato di più, quello al quale siete entrambe più legate.
Cristina:Io mi sono divertita molto a scrivere Il cammino dell’eros perché si tratta di dieci racconti erotici legati alla storia della pittura dove viene esplorato il rapporto tra musa e artista nella creazione di alcuni quadri più o meno famosi. Siccome mi piace sperimentare forme e modalità di scrittura diverse sono legata però anche al romanzo epistolare che racconta la storia di Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio. Immaginare un finto epistolario dell’800 è stato infatti interessante anche dal punto di vista stilistico perché abbiamo cercato di dare alle nostre finte lettere un tono e un lessico vicini a quelli ottocenteschi, cercando nello stesso tempo di risultare comprensibili per un lettore contemporaneo.
Laura: Per quello che mi riguarda, non ho dubbi nel rispondere: “Un amore mai dimenticato: Silvio Pellico e Cristina Archinto Trivulzio”, non solo perché è stato l’inizio della nostra collaborazione artistica, ma anche perché io cominciai, quasi per caso, a scrivere le prime lettere di Pellico, in base ad alcuni approfondimenti storici fatti da Cristina. In pratica fu il suo lavoro a ispirarmi e lei, a sua volta, fu colpita da quelle lettere e mi propose di scrivere il libro.
Ci raccontate qualche aneddoto o episodio legato alla stesura o alla divulgazione delle vostre opere che vi è rimasto particolarmente impresso?
Cristina: Aneddoti particolari non ce ne sono… almeno in questo momento non me ne vengono in mente! L’unica cosa buffa che mi viene in mente è che mentre rimettevo a posto il file dei racconti erotici ho notato che io somigliavo abbastanza a Camille Claudel e Laura alla giovane di un quadro del pittore francese del 1700 per cui per me lei è diventata la marchesina La Salle dell’omonimo racconto… poi non so se anche i lettori ci hanno immaginate così oppure ci hanno identificate in modo diverso…
Laura: Una cosa che mi è rimasta impressa è che, dopo aver letto uno stralcio del romanzo epistolare, una blogger mi chiese se quelle lettere le avesse davvero scritte Pellico. Per un’autrice esordiente come me credo sia un grosso complimento!
Quale consiglio dareste a una coppia di scrittori che si cimentano per la prima volta nella stesura di un romanzo a quattro mani?
Cristina: Di essere leali e sinceri tra loro perché ognuno deve essere convinto di ciò che ha scritto l’altro e poi di dividersi bene il lavoro in modo da evitare sovrapposizioni e incoerenze nel testo.
Laura: Secondo me devono necessariamente andare d’accordo perché lavorare insieme, se non c’è complicità, non è mai facile.
Scriverete ancora assieme? Quali progetti avete per il futuro?
Cristina: A me piacerebbe scrivere un altro libro di racconti erotici però prima dobbiamo finire i romanzi a cui stiamo lavorando e anche organizzare diverse cose pratiche che riguardano le nostre vite private al di là della scrittura…
Laura: Al momento non c’è nessun progetto comune. Ne avevamo parlato, ma ancora non è stato definito nulla perché io sono molto impegnata nella revisione del mio ultimo romance storico. Temo sarà un lavoro lungo e laborioso, purtroppo.
Cristina Contilli autrice. Ci parli del tuo iter letterario, quindi della tua strada fino a qui?
Cristina: Io ho pubblicato molto dalla poesia alla saggistica fino ai romanzi storici, nel complesso sono soddisfatta di quello che ho scritto. Qualcosa forse aveva ancora delle imperfezioni di cui mi sono accorta dopo la pubblicazione, però, un libro è per me un processo individuale mentre lo scrivi, ma un processo collettivo quando viene pubblicato e i lettori lo interpretano, lo amano, lo odiano, lo lodano, lo criticano e alla fine come autrice io cerco di tirare le somme e di crescere. Questo soprattutto per quanto riguarda la narrativa, per il resto penso che l’edizione critica che ho curato dell’epistolario di Silvio Pellico sia un lavoro piuttosto tecnico e specialistico che però resterà nel tempo.
Laura Gay autrice. Ci parleresti anche tu del tuo percorso da scrittrice, tutto ciò che hai prodotto nella tua strada fino a qui?
Laura: Ho iniziato la mia carriera come scrittrice nel 2008, quando pubblicai il mio primo romanzo storico: “Edmond e Charlotte. Le scelte dell’amore”, edito da Enrico Folci Editore. In seguito, oltre alle opere scritte a quattro mani con Cristina, ho pubblicato altri romanzi: “La figlia del re di Francia” edito dalla 0111 Edizioni, “Prigioniera del tempo” e “Ovunque sarai” entrambi editi da Boopen. Ho anche pubblicato un e-book dal titolo “La rosa di Parigi” con la casa editrice Arpanet. Che dire? Non immaginavo che sarei riuscita a scrivere tutte queste cose, né che i miei romanzi sarebbero stati accolti così bene dai lettori. Di certo devo ancora crescere molto come scrittrice, ma sono piuttosto soddisfatta del percorso fatto finora.
Per saperne di più visitate i loro blog:
Cristina Contilli
Laura Gay