"Fieno e Carote" di Samanta Catastini: la mia recensione



Titolo: Fieno e Carote
Autore: Catastini Samanta
Editore: Edizioni REI

Trama: Clarissa viene trascinata dall’amica Noemi a una festa in un bell’allevamento di cavalli Quarter Horse dove attirerà le attenzioni di Antonio, l’affascinante e ricco proprietario della struttura. Deciderà di assecondare le sue avances solo per poter rivedere Edera, una cavalla ormai avanti con l’età e addirittura zoppa, ma bella come una puledra. Durante una fiera equestre conoscerà Dante, un maniscalco, che la supporterà nella sua folle decisione di salvare Edera da un triste destino. Inizierà una forte amicizia, condita dalla stessa passione per gli animali e da un futuro progetto da sviluppare in comune.

Recensione: Fieno e Carote non è il primo romanzo di Samanta Catastini che leggo, ma questo è senz'altro una delle operette che si deve leggere per capire chi è veramente l'autrice in questione.
Come per gli altri libri della Catastini, lo stile è molto essenziale senza troppe descrizioni o scene che distoglierebbero dal suo intento principale, ovvero quello di narrare una storia che abbia un senso compiuto e che voglia lasciare qualcosa nel lettore.
Fino ad ora ho letto di lei storie di amore apparentemente impossibili ma dall'esito finale positivo, ma con Fieno e Carote la scrittrice di romance mette a nudo altri sentimenti: quelli verso i cavalli e la loro tutela.
La protagonista, Clarissa, a disagio in un mondo che troppo va avanti senza mai pensare a ciò che realmente circonda l'uomo (la bellezza della natura e un certo tipo di amore incondizionato che solo gli animali possono offrirci), sente che la sua missione nella vita è fare ciò che nessun altro oserebbe mai mettere in atto: salvare una cavalla zoppa dal macello. Triste destino che molti equini si ritrovano ad affrontare in un ultimo loro viaggio verso la morte.
Clarissa è in realtà Samanta. Anche chi non la conosce bene come me potrebbe affermarlo. Le lotte di Clarissa sono le lotte di Samanta impegnata in prima linea, assieme all'associazione Anima Equina, nella tutela e nella salvezza dei cavalli.

Ora io non posso certo dire di essere vegetariana o di essere impegnata in battaglie animaliste. Non voglio fare l'ipocrita.
Amo gli animali intendiamoci, e non sto bene se non ne ho uno (soprattutto un cane, che tra tutti è il mio animale preferito e a volte prediligo la sua silenziosa ma affettuosa compagnia rispetto a quella di un essere umano u.u). E c'è qualcosa che, finita la lettura, mi ha fatto chiedere “cosa posso fare io nel mio piccolo?”.
C'è stata l'ultima Preghiera del Cavallo che mi ha fatto commuovere fino alle lacrime e che recita così:
“Quando arriverà il giorno del mio ultimo viaggio, per favore, resta accanto a me. Non dire che non puoi sopportarmi di vedermi morire, non lasciare che io affronti quel terribile momento da solo. Se sarai al mio fianco sarà più facile per me lasciarti, perché saprò che mi vuoi bene e che stai facendo quel che è più giusto per me.”

Un libro senz'altro da leggere perché in maniera semplice e diretta fa riflettere su una questione che spesso noi uomini ignoriamo, troppo presi dalle nostre vanità quando dobbiamo sempre ricordarci con umiltà che senza il mondo che ci circonda (e non parlo dell'asfalto delle strade o dei mezzi di movimento) non saremmo assolutamente niente.

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Fieno e Carote