La strada fino a qui di... Barbara Graneris

Ebbene sì.
Anche quest'anno il caldo è arrivato. Nel mio paesello la situazione poi non è delle migliori perché insieme alle temperature torride, è arrivata anche la siccità. E per questo motivo, siamo stati costretti a razionare l'acqua. Triste storia... fortuna che ho i libri che mi distraggono e mi tengono occupata.
E fortuna che ogni tanto riesco anche a presentarvi un autore. Oggi è la volta di Barbara Graneris. Un'autrice che, nei suoi romanzi, affronta temi importanti e profondi. Ripercorriamo insieme a lei la sua strada, nel mondo delle storie, fino a qui.


Ciao Barbara e benvenuta nel mio blog. Iniziamo da una domanda di rito: chi è Barbara e cosa fa nella vita?

Ciao Alessandra, e grazie mille per avermi ospitata, sono felice di essere qui! :)
Dunque, sono una ragazza semplice di 23 anni e vivo in un paesino nella provincia di Asti. Lavoro come baby-sitter e collaboro con due giornali: uno di cronaca locale e uno online sulla squadra del Toro. Sto ancora cercando la mia strada però, e mi piacerebbe tanto entrare nell’editoria e lavorare con gli aspiranti scrittori, con quelli che, come me, provano a realizzare il proprio sogno. Sono timida e insicura, e ho sempre paura di dire o fare qualcosa di sbagliato. Amo le cose semplici, la musica, i bambini e il calcio. Odio l’incoerenza, le preferenze e le foto perché non mi piaccio mai come vengo! Adoro i libri fin da bambina, passione che ho preso da mia mamma, mentre quella per la scrittura è sbocciata solo qualche anno fa, ma mi ha letteralmente cambiato la vita, aiutandomi e mostrandomi una strada che non avrei mai pensato di intraprendere.

Come è nata in te la passione per la scrittura e quando hai capito che di voler far leggere le tue storie ai lettori?

La passione per la scrittura è nata un paio di anni fa. Stavo attraversando un periodo di “crisi esistenziale” e soffrivo di attacchi di panico frequenti. A volte mi sentivo davvero soffocare, e un giorno ho preso la penna in mano e ho iniziato a scrivere su un foglio come mi sentivo. È stato terapeutico. Da lì, ho creato una storia con protagonista una giovane ragazza che si vede intrappolata e che ha perso la speranza e la retta via. Le ho trasmesso tutte le mie sensazioni e in qualche modo grazie a lei sono riuscita a trovare la forza per cercare di rialzarmi. Una volta terminata la storia, ho pensato che sarebbe potuta essere da esempio e magari riuscire a spronare chi, come me, aveva perso un po’ la “luce” della vita. Per questo ho deciso di pubblicarla qualche mese dopo.

Come consideri il mondo editoriale di oggi? E quali difficoltà, se ne hai avute, hai incontrato durante il tuo percorso?

Dalla mia piccola esperienza noto che anche in questo mondo ci sono alti e bassi. Mi piacerebbe un giorno entrare in libreria e vedere il mio romanzo sullo scaffale, ma credo che questo sia un po’ il sogno di tutti quelli che scrivono. È difficile raggiungere questo obiettivo perché si è veramente in tantissimi e le stesse CE non riescono a dare spazio a tutti. In più, molte di loro si basano sulle posizioni in classifica e sulle vendite e io non sono una che sta in alto. Sono queste le principali difficoltà: il non avere un “nome” e il fare fatica ad emergere e a farsi conoscere per invogliare i lettori a dare una chance ai miei romanzi. A volte è un po’ doloroso e frustrante, ma preferisco non pensarci perché altrimenti perderei il brio e le emozioni suscitate dalla scrittura e dall’inventare una storia dal nulla. E poi ho delle lettrici che mi seguono con affetto e piacere e questo è più di quanto mi sarei mai immaginata e sicuramente più importante dello scalare una classifica.

Parliamo adesso dei tuoi romanzi. Vuoi raccontarmi le loro storie, titoli e trame, e la loro Storia, ovvero quando e come sono stati pubblicati?

I miei “bimbi” sono quattro e sono tutti e quattro dei romance contemporanei pubblicati in self.
Il primo romanzo è “Ricomincio da te”, pubblicato a luglio 2015. Racconta la storia di Luce, giovane ragazza preda di attacchi di panico la sui vita è stata improvvisamente stravolta. Luce si ritrova “spenta” e per un po’ di tempo non fa che vivere nel passato, senza uscire di casa, fino a quando un giorno non capisce che ha bisogno d’aiuto. Decide di andare da uno psicologo e con lui riesce a capire tante cose su se stessa. Lo psicologo le consiglia di fare una lista di cosa da fare e di farne una e lei decide così di iscriversi ad un corso di chitarra. Qui conosce Diego, il ragazzo che con un po’ di pazienza riuscirà a ridarle il sorriso.
Quella di Luce è una storia che sento molto vicina perché anche io ho avuto un periodo come il suo e scriverla è stata la spinta giusta per iniziare a superarlo.


Il secondo romanzo è “E se fosse destino”, pubblicato a febbraio 2016. Racconta la storia di Greta e Davide e nasce dalla mia passione per il calcio e i dolci. Tutta la loro storia ruota attorno al ruolo che i sogni e il destino hanno nelle nostre vite. Lei è una commessa con la passione per i dolci, lui una giovane promessa del calcio che lotta tutti i giorni per diventare professionista. Il loro è un incontro-scontro allo stadio e da quel momento il destino si divertirà a giocare con loro, a volte in maniera sana, altre dolorosa. Capiscono di avere bisogno l’uno dell’altra perché solo conoscendosi si sono resi conto che nelle loro vite mancava qualcosa.
Il terzo romanzo è “Amami oltre le paure”, pubblicato a novembre 2016. Questa è la storia di Lollo e Bea, migliori amici di Greta e Davide. Un romanzo che non avevo minimamente intenzione di scrivere, e invece alla fine mi sono ritrovata a scrivere di loro in neanche un mese. Bea e Lollo hanno già avuto una storia passata, finita perché Bea continuava a fuggire da se stessa e a proteggere i suoi segreti. Lollo è un calciatore, costretto a tornare a casa per via di alcuni problemi di famiglia. Loro sono due teste calde, due personaggi solari e strafottenti che sotto sotto nascondono un’infinita dolcezza. Sono costretti a ritrovarsi a causa dei loro migliori amici e la loro attrazione sepolta riemerge con prepotenze. E mentre Bea continua a lottare contro un passato difficile che irrompe di nuovo nel presente, Lollo decide che il destino gli sta dando una seconda possibilità con lei e non ha nessuna intenzione di farsela di nuovo scappare. Una storia che a me personalmente piace molto e che prova a suggerire a chi la legge di essere più forte delle paure, perché è proprio dietro di esse che si nasconde la felicità.
L'ultimo romanzo è “Insegnami ad amare”, uscito un mesetto fa. Questa è la storia più intensa e difficile che io abbia scritto fino ad ora, incentrata sul rapporto tra fratello e sorella e sulla voglia di fuggire via, lontano da tutti e tutto, per cercare un po’ di pace con se stessi. Parla di Alex e Clary, due anime ferite e logorate dal senso di colpa. Clary viene considerata la pazza del paese e nonostante suo fratello Dan continui a sostenerla, per lei è tutto troppo da sopportare e decide di fuggire via da casa. Durante il suo viaggio incontra Alex, tatuatore dal cuore tenero, in conflitto con se stesso. Basta uno sguardo e tra loro nasce una sintonia strana, un legame che sembra sbocciare da un dolore comune. Non riescono a stare lontani e per questo decidono di viaggiare insieme per l’Italia, senza prefissarsi una meta precisa. Nella loro avventura “on the road” scopriranno il peggio e il meglio di loro stessi e cercheranno il modo per perdonare e imparare ad amare. Un romanzo profondo che mi ha fatta piangere tantissimo mentre lo scrivevo, che spero che i lettori capiscano e non si fermino all’apparenza.

I lettori del genere hanno a disposizione moltissimi romanzi rosa da poter leggere, tra autrici di case editrici e autrici self. Cosa dovrebbe avere, secondo te, un romanzo rosa per essere originale?

Dovrebbe avere il mix giusto di realtà e immaginazione, far sognare ma non creare false aspettative. E in particolare deve avere un messaggio sano da trasmettere. Ormai in giro si vedono tante trame simili, con ricconi e innocentine e infinite sfumature erotiche. E spesso (per fortuna non sempre) dalle pagine esce fuori un messaggio sbagliato sulla nostra società e sul ruolo della donna, specie se si pensa che questi romanzi vengano letti anche dalle adolescenti.

Vuoi lasciarmi una o più citazioni dai tuoi romanzi? Quella, o quelle, che più senti ti appartengono?


Te ne lascio una per ogni romanzo, quelle che sento più vicine a me.
“Ho scelto io di stoppare la mia vita e vivere isolata dal mondo. Devo scegliere io di ripartire.” (Ricomincio da te)
“Non è a questo che servono i sogni? A spingerci a migliorare le nostre vite e ad essere felici?” (E se fosse destino)
“Lotta sempre nonostante il dolore e le delusioni. Tutti siamo destinati a vincere, ma è il modo in cui combattiamo a fare di noi dei vincitori.” (Amami oltre le paure)
“Love never fails – L’amore non fallisce mai.” (Insegnami ad amare)

Conosci autrici italiane contemporanee? Se sì, quali mi consiglieresti di leggere?

Ti consiglio A.S. Kelly e la sua serie “Four Days”. Lei secondo me riesce perfettamente a mixare il lato erotico con storie emozionanti, romantiche e con un messaggio da trasmettere. Stessa cosa anche con i romanzi di Daniela Mastromatteo. Io poi, personalmente, amo tantissimo Daniela Volontè, Cassandra Rocca e Anna Premoli e con loro vado sempre sul sicuro. Un’altra autrice che ho scoperto da poco e che non ho più intenzione di mollare è Federica Alessi. Il suo stile mi ha conquistata!
Sicuramente ce ne sono tante altre che ora mi sfuggono, ma che meritano di essere lette e amate, perché ricche di talento.

Quale autore della letteratura classica, o moderna, ti piace e ti è d'ispirazione e quale libro avresti voluto scrivere?

Come autore classico mi piace molto Shakespeare, mentre come autore moderno, il mio preferito in assoluto è Nicholas Sparks, e mi ispiro molto al suo stile. Un libro che mi sarebbe piaciuto scrivere è “Ti aspettavo” di Jennifer Armentrout, perché è un mix di emozioni straordinarie. Lei è un’altra autrice che adoro assieme alla Colleen Hoover: due regine, oserei dire, ineguagliabili.

Che libro stai leggendo attualmente?


Sto leggendo “Tutta colpa di quel bacio” di Cassandra Rocca! :)

Gli scrittori e i social. Sembra che oggi, un autore, per farsi conoscere sia dal pubblico che dalle case editrici debba ricorrere a questi mezzi. Cosa ne pensi di ciò? E tu, in genere, che rapporti hai con i lettori?

Penso che abbia i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Io sono una persona molto introversa e timida e tendo a stare sempre nel mio angolino per paura di dare fastidio. E questo vale anche quando si tratta di farsi un po’ di pubblicità. I social sono il mezzo più efficace per raggiungere più lettori possibili, ma è comunque difficile provare a farsi notare, senza contare che ognuno poi ha le proprie preferenze.
Io non ho un grosso seguito, ma mi ritengo fortunata perché ho il mio gruppo con le mie lettrici affezionate, con cui posso parlare di tutto e sentirmi al sicuro e protetta. Direi che sono la mia seconda famiglia, e il loro sostegno e le loro opinioni sono doni preziosi per me.

Quale genere letterario vorresti scrivere e quale al contrario quello che non scriveresti mai?


Mi piacerebbe tantissimo scrivere fantasy e so per certo che non scriverò mai gialli e thriller.

Possiedi “una stanza tutta per te”, oppure scrivi ovunque capita? Hai delle abitudini, dei rituali, che segui prima di iniziare un romanzo?

Scrivo un po’ ovunque! Dipende dal momento e dall’ispirazione, l’importante è che io sia sola e con la musica nelle orecchie. Non ho rituali precisi, parto da un’idea, faccio una scaletta e inizio a scrivere.

A cosa stai lavorando adesso? Vuoi svelarci qualcosa sui tuoi progetti in corso?


Sto lavorando a tante cose assieme e devo ancora capire a cosa dare priorità e cosa scartare. Dopo “Insegnami ad amare” faccio un po’ fatica perché ho paura di non essere in grado di riuscire ad eguagliare il livello di Alex e Clary. Per ora butto giù solo delle idee, vedremo cosa succederà nei prossimi mesi! :)

Grazie mille Barbara per essere stata qui con me. Ti auguro tanta fortuna per il tuo lavoro. A presto!



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