Segnalazione: Il profumo del Sud ~ Linda Bertasi

Buongiorno amici di blog!
Linda Bertasi. Quante volte mi avete sentito dire (o meglio quante volte avete letto qui nel blog) questo nome? La Bertasi è un'autrice che stimo molto e che merita, secondo il mio modesto parere, l'attenzione che le do ogni volta.
Il profumo del Sud, suo romanzo già noto, è una storia d'amore e di storia (perdonatemi il gioco di parole) che ho adorato moltissimo.
È un romanzo che ha ricevuto già parecchi pareri positivi e che esce finalmente (e dico finalmente soprattutto per chi come me non disprezza la lettura degli ebook) in digitale a un prezzo irrisorio sempre per la Butterfly Edizioni.
Dunque spero non vi facciate sfuggire l'occasione di leggere un libro dalla trama ben congegnata e i personaggi deliziosamente delineati.


Titolo: Il profumo del Sud
Autore: Linda Bertasi
Editore: Butterfly Edizioni
Formato: digitale e cartaceo
Prezzo Ebook: 1,99
Pagine: 232
Link d'acquisto: Amazon

Sinossi: Luglio 1858. Un piroscafo prende il largo dal porto di Genova verso il Nuovo Mondo. Sul ponte, Anita vede la terraferma allontanarsi e, con essa, tutto il suo passato: una famiglia alla quale credeva di appartenere, i suoi affetti, una scomoda verità. A condividere il viaggio con lei, la matura Margherita e il suo protetto, il seducente Justin Henderson. Giunti in America, Margherita convince Anita ad essere sua ospite per qualche tempo, nella sua dimora a Montgomery. La ragazza accetta, sicura di dover ripartire al più presto. A farle cambiare idea saranno le bianche colline del Sud e un tormentato amore più forte delle sue paure. All’orizzonte, l’ombra oscura della guerra civile.
Linda Bertasi scrive un romanzo che dell’Ottocento ha il sapore, un romanzo nel quale la Storia non è semplice sfondo ma protagonista attiva della vicenda. Narrativamente impeccabile, emotivamente travolgente, Il profumo del sud è una storia di passione: quella per la terra alla quale sentiamo di appartenere e quella per la persona che siamo destinati ad amare.

*****

L'autrice: Linda Bertasi nasce nel 1978, frequenta l’istituto tecnico a Ferrara dove si diploma in indirizzo informatico. Appassionata di storia, sviluppa sin dall’infanzia una predisposizione per le materie umanistiche. Scrive sotto pseudonimo su un portale dedicato alle poesie e una di questa viene utilizzata in uno spettacolo da un noto coreografo.
Cura personalmente la rubrica “Il romanzo classico” sul web-magazine ‘IO COME AUTORE’ e gestisce il suo blog dove dà spazio agli emergenti ogni settimana con un’intervista. Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo “Destino di un amore” cui fa seguito nel 2011 “Il rifugio” che le vale il secondo posto al XXIII premio letterario ‘Valle Senio’ 2012. “Il profumo del sud” è il suo terzo romanzo. Sposata e con una figlia, vive nella provincia di Ferrara dove gestisce una piccola realtà commerciale.

Se volete saperne di più sull'autrice vi rimando al suo blog personale QUI.

Ma per finire leggiamone insieme un estratto:

Respirava a intermittenza e, ogni volta, il petto si sollevava, mostrando la generosità delle sue curve. Indugiò sui fianchi sottili, sulla vita sinuosa, immaginando le lunghe gambe flessuose intrappolate nella crinolina.Un brivido lo sorprese, mentre fantasticava su quel corpo invitante, su quella donna pudica. Amava quel genere di femmine. Nascondevano, sotto la timida scorza, un animo succoso e ardente. Un alito di vento s’insinuò sotto il mantello, scoprendole la spalla. Lei si volse, trattenendo la stoffa, castigandola con l’imposizione della mano inguantata. Fu allora che lui scorse i suoi occhi scuri, profondi: due perle d’inchiostro su una pergamena d’alabastro. E lì, tra le lunghe ciglia nere, qualche stilla disegnava un percorso insolito. Un tortuoso tracciato che moriva sulle labbra piene: due pesche setose da mordere seduta stante.
Piangeva in silenzio, lasciava scorrere quella muta emozione senza porvi freno, senza trattenerla. Quella visione lo stregò, più ammaliante che qualsiasi sguardo, corpetto o crinolina.
E poi la nave ondeggiò, la banchina dinanzi che si riduceva. La misteriosa sconosciuta si staccò dalla ringhiera, diretta a poppa, verso di lui. S’incamminò e il suo incedere lo ammaliò, passi lenti, cadenzati, una sorta di danza. La donna incrociò il suo sguardo per una frazione di secondo, poi lo distolse con nonchalance.
Lui restò a contemplare la banchina, mentre un profumo di fragole e gelsomino gli solleticava le narici. Fu in quell’istante che scorse la carrozza arrestarsi in una nuvola di polvere. La portiera recante uno stemma giallo-oro che si apriva con impeto e un giovane che correva a perdifiato tra marinai, nastri strappati e volti curiosi. Lo sconosciuto si scagliò verso la nave, quasi volesse afferrarla, strattonarla, costringerla a invertire la rotta. Un grido uscì dalla sua bocca. Un nome in balìa dei venti:
'Anita’.
Le sillabe si persero tra le onde increspate dallo scafo. La ‘Lanterna’ che rimpiccioliva, l’aristocratico vociante ridotto a una muta macchia indistinta e quell’essenza di fragole e gelsomino ancora nell’aria.


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