Intervista doppia: Angela C. Ryan & Patrisha Mar

Buongiorno amici di blog!
Da quanto non tornavo a scrivere qui pubblicando un'intervista? Di autori ne sono passati in questo piccolo angolino virtuale, poi per svariati motivi personali le interviste si sono interrotte ma c'è stato un incontro su FB che mi ha fatto tornare la voglia di fare qualche domanda a "qualcuno".
Ho conosciuto, come spesso mi capita di fare ultimamente, sul popolare social network, due autrici molto simpatiche affabili e intraprendenti che mi ricordano me e la mia grafica ufficiale nonché sorella lontana Elisabetta Baldan (è ovunque e dovunque <3)
Sto parlando di Patrisha Mar e Angela C. Ryan che in molti conoscono come le autrici della The Shadows Saga pubblicata con lo speudonimo di Katherine Keller.
La prima volta che ho sentito parlare di questo libro pensavo che l'autrice fosse una sola (e pure straniera! XD). Invece quando ho scoperto che in realtà dietro la Keller si nascondevano due autrici italiane ho pensato "capperi che brave, fammi vedere un poco di chi si tratta".
E così chiacchiera lì e foto di Cavillo qui (temo che questo non lo capirete ma abbiate fede, non è nulla di compromettente XD) ho pensato di ospitarle nel mio blog per una intervista incrociata dove Angela e Patrisha ci parlano di come si sono conosciute e dei loro progetti in comune e solisti.

Come e quando vi siete conosciute?

Angela: Ci siamo conosciute quattro anni fa, ormai quasi cinque, su facebook. Ci accomunava la passione per la stessa serie TV: Smalville. Io mi sono iscritta al suo gruppo sulla serie, e tra una battuta e l’altra, abbiamo deciso di incontrarci, dato che lei viveva nello stesso posto in cui viveva una mia zia. Da lì il resto è storia.

Patrisha: Avevo creato da poco un gruppo di Smallville su facebook e ci siamo conosciute così, parlando di Clark e Lois e del nostro telefilm preferito. Da lì cosa nasce cosa e ci siamo ritrovate a parlare di tanti argomenti, di noi, scoprendo tante passioni comuni e infine ci siamo incontrate personalmente. Entrambe portavamo in mano un libro di Jane Austen per riconoscerci, molto buffo e divertente. Molto noi.

Angela quale è stata la prima cosa che hai pensato di Patrisha?
Ho pensato subito che era una di cui ci si poteva fidare, e nel tempo ho avuto conferma di questo.

E Patrisha quale è stata invece la prima cosa che hai pensato di Angela?
Che è una ragazza simpatica, estremamente ironica e brillante.

Chi ha avuto l'idea di scrivere un romanzo a quattro mani?

Angela: L’idea è stata mia, ho sempre scritto libri fantasy, e dato che con Patty scrivevamo già insieme per un gioco di ruolo proprio sul genere fantasy, mi sono detta: “perché farlo da sola stavolta, perché non coinvolgere Patrisha, il cui talento è innegabile e che so essere quella il cui stile può amalgamarsi perfettamente con il mio? Così ho proposto l’ “affare”. Da lì in poi, siamo state una mente sola, piena di idee che ci hanno poi portate a scrivere un’intera saga.

Patrisha: Fondamentalmente Angela ha dato voce a un suo pensiero, che era anche un mio pensiero, diciamo che non lo avevo ancora esternato, ma sono stata molto felice che volesse scrivere con me. Avevo avuto modo di leggere il suo romanzo di esordio, Biscotti alla Vaniglia che tra parentesi ho amato moltissimo, e l'ho sempre considerata un'ottima scrittrice. Mi sono sentita lusingata.


Come è avvenuto il processo di scrittura, come vi siete organizzate?

Angela: Vivendo in posti lontani l’una dall’altra, abbiamo dovuto - per così dire - arrangiarci, quindi via di stati introduttivi su facebook, sotto il quale poi si scriveva l’intero capitolo, (ovviamente tutto oscurato e visibile solo a noi due) in un botta e risposta in presa diretta, consulti in chat e spesso telefonate per stabilire questo o quel dettaglio della trama.

Patrisha: Vivendo lontane ci siamo dovute arrangiare con i mezzi a nostra disposizione. Viva i social networks. A parte gli scherzi, ognuna di noi ha creato dei personaggi e li ha scritti in una sorta di presa diretta, abbiamo creato le tracce della storia, delle scene e abbiamo lasciato i personaggi muoversi con naturalezza, seguendo le loro inclinazioni. È stato non solo molto divertente, ma anche sorprendente perché spesso i personaggi ci cambiavano le situazioni in corsa con le loro reazioni spontanee. Contemporaneamente eravamo in chat a ridere come matte e commentare. Alla fine, sommati tutti i capitoli, ci siamo rimpallate le revisioni, facendo un lavoro di editing e cercando di amalgamare le parti scritte separatamente.


La scrittura è l'unica cosa che avete in comune o vi lega anche dell'altro?

Angela: No, ci lega tantissimo. Ci lega la passione per i libri, l’amore per Jane Austen, per il genere Fantasy, per i supereroi, per i fumetti, per le serie televisive americane, per la pizza, e per la marea di figaccioni di cui è cosparso il mondo dello spettacolo. Di quelli non ne abbiamo mai abbastanza. E ci lega soprattutto una splendida amicizia.

Patrisha: La scrittura è la punta dell'iceberg e per assurdo è arrivata dopo molto altro, siamo due grandi amiche con tante passioni in comune,dal tipo di romanzi che leggiamo, ai films che ci piacciono, le serie tv... C'è molta complicità e di certo non rischiamo di restare mai zitte.

Angela descrivi Patrisha in tre parole.
Sensibile. Ansiosa. Determinata.

Patrisha stessa cosa, descrivi Angela in tre parole.
Idealista, schietta, buona


In futuro pensate di lavorare ancora assieme?  

Angela: Per quanto mi riguarda, assolutamente sì. Di fatto, abbiamo ancora tantissimi altri libri da scrivere per la Shadows Saga. Dovrà sopportarmi ancora.

Patrisha: Di sicuro, nonostante scriviamo anche separatamente, The Shadows Saga è un pezzetto del nostro cuore e abbiamo tante belle idee per i futuri romanzi. Dovremo solo organizzarci bene, il tempo non basta mai per tutto e i miracoli ancora non sappiamo farli.



Angela “Hunted” è il tuo lavoro da solista. Di cosa parla questo tuo libro, e quando è stato scritto?
Hunted è stato partorito da poco, dopo una gestazione relativamente breve: qualche mese. Questa volta, dopo il fantasy horror della Shadows Saga, ho deciso di sfidare me stessa con un genere che non avevo mai affrontato prima d’ora: la fantascienza. Hunted è proprio questo, un romanzo di fantascienza con un tocco di young adult. È la storia di una ragazza un po’ particolare. Abby. Particolare perché è una forza della natura, in tutti i sensi. È solare, ottimista, e non si tiene un cecio in bocca. Tutto quello che le passa per la testa, lei lo deve dire, senza filtri, per questo spesso si caccia in situazioni più che imbarazzanti. È follemente innamorata del mito di Superman, e nella sua infinita follia, spera di incontrare un ragazzo che gli somigli. Quando succede, non ha idea di quanto questo ragazzo, il cui nome è Kevan, gli somigli sul serio. Da qui in poi, verrà catapultata in un mondo estraneo, popolato da esseri straordinari quanto inquietanti, e si vedrà costretta ad affrontare una realtà che fino a quel momento, aveva creduto esistere solo nei film.


Patrisha per quali motivi consiglieresti ai lettori l'opera di Angela?
Hunted è un romanzo brillante, ricco di inventiva, con una storia corposa e personaggi che lasciano il segno nel cuore del lettore. Angela è bravissima nel dare linfa vitale alle sue creature, a renderle reali perfino nella loro eccezionalità. E la fluidità del suo narrato, la sua capacità evocativa sono di un tale impatto che il romanzo non si può non amare. Abby,la protagonista, è un'eroina suo malgrado, una ragazza vera che con i suoi dubbi, le sue insicurezze e la sua originale visione della vita, non si farà dimenticare facilmente.



Patrisha “I Protettori dell'oracolo - Buio” il tuo lavoro da solista. Di cosa parla questo tuo libro, e quando è stato scritto?
L'ho scritto insieme al seguito, che conclude la duologia, l'anno scorso. Narra le vicende di due gemelli, Bernadette e Benjamin Nicholls, che sono cacciatori di Notturni, mostri che vivono nella notte londinese ottocentesca, seminando morte.
Il loro approccio alla missione è differente. Bernadette ha abbracciato la causa con tutta se stessa, Benjamin invece è insoddisfatto, non si fida del capo dei Protettori, il gruppo a cui appartengono, ed è in cerca di un qualcosa che dia un senso alla sua esistenza. Presto entrambi saranno costretti a venire a patti con chi sono realmente, cosa provano, cosa vogliono dalla vita e questo grazie all'incontro con due persone che avranno un posto speciale nel loro cuore: Joseph e Cassandra. Questi quattro personaggi conducono il lettore per mano durante la storia e gli mostrano le loro emozioni e fragilità. Si potrebbe definire un romanzo di crescita travestito da fantasy, un paranormal romance adult macchiato da una punta di urban fantasy. Scrivendo i Protettori ho realizzato un sogno, quello di unire l'ottocento inglese, di cui sono un'avida "fan", e il fantasy. Spero di esserci riuscita.

Angela per quali motivi consiglieresti ai lettori l'opera di Patrisha?
Lo consiglierei perché oltre a essere un libro scritto con rara bravura, è un libro vissuto con amore, che rivela in fondo, il carattere della sua autrice, sia nello stile, che nelle descrizioni dei personaggi. Lo consiglierei perché emoziona, colpisce al cuore e lo fa palpitare di emozioni profonde. È romantico, è colmo di sentimento, è magico, è suggestivo con le sue accurate descrizioni di un tempo e di un ambiente che ahinoi, non ci appartengono più. Ci porta lì, fra le strade nebbiose di Londra, ai confini di un periodo ormai lontano, e lo fa con un tocco decisamente incantato.


Angela vuoi mandare un messaggio a Patrisha, dirle qualcosa in particolare?
Niente di particolare. Solo “ti voglio bene”.

E tu Patrisha vuoi mandare un messaggio a Angela, dirle qualcosa in particolare?
Sei un'amica fantastica, una scrittrice con la S maiuscola... non cambiare mai.

Io invece mando un messaggio a entrambe: intanto vi ringrazio per questa intervista e poi vi prometto che vi leggo presto. Ho una lista infinita di libri da smaltire accipicchia!!!
Continuate così ragazze perché per quanto mi riguarda siete l'emblema del sogno che si realizza assieme, che si coltiva con tanta passione e umiltà. Dunque un bocca al lupo a entrambe!

E un salutone a voi amici di blog!


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