Segnalazioni: "Il tocco degli spiriti antichi (Oltre i confini)" di Noemi Gastaldi

Buongiorno amici di blog!
Tempo fa mi contattò l'autrice Noemi Gastaldi chiedendomi se potevo ospitare il suo libro nel mio blog, inviandomelo in lettura. Ringrazio non solo Noemi per aver pensato al mio piccolo angolino virtuale ma anche per avermi offerto l'opportunità di leggere la sua opera che mi ha catturata fin dalle prime pagine. L'ho iniziata solo l'altro giorno ma sono rimasta già intrappolata in quella che mi sembra una moderna favola a volte fantasy a volte dark.
Ve la vado allora a presentare, anche se sospetto qualcuno abbia già sentito parlarne.


Titolo: Il tocco degli Spiriti Antichi (Oltre i confini)
Autrice: Noemi Gastaldi
Prezzo brossura: 7,90 euro (qui)
Prezzo ebook: 0,99 euro (qui)

Sinossi: - Non sai chi sono? Allora non puoi liberarmi! - disse la bambina, pestando i piedi sul pavimento con rabbia. - Cerca di sbrigarti a capire come funzionano le cose, o diventerai come me! E non è divertente! - aggiunse ancora, prima di sparire dalla vista di Lucilla.” Lucilla soffre di allucinazioni fin da quando era molto piccola, si è talmente abituata alla situazione da reputarla normale. Non ha idea del rischio che sta correndo. Ha ormai ventidue anni, quando l’ossessione per una ragazza misteriosa di cui è innamorata fin dai tempi dell’adolescenza, la spinge a confrontarsi con una realtà che ha sempre rifiutato: la realtà materiale e quella immateriale, sono separate da un velo sottile, e lei è una di quelle poche persone capaci di squarciare questo velo. Francesca è consapevole di questo già da molto tempo, ma non le basta: è alla continua ricerca di nuove conoscenze, determinata ad accrescere il suo potere; saranno proprio le sue ricerche a farle incontrare Lucilla, nei vasti territori oltre i confini. Nessuna delle due, però, immagina quello in cui saranno coinvolte: dopo una lunga era di equilibrio, i potenti Spiriti Antichi stanno per scatenarsi gli uni contro gli altri, coinvolgendo coloro che hanno subito il loro tocco…

In attesa di completare la lettura del libro vi lascio un piccolo assaggio, il Prologo dell'opera.

«Siamo davvero in grado di comprendere quel limite sottile che separa la percezione dal disturbo mentale? Lucilla aveva dodici anni ed era nata e cresciuta in un paesino dell’alta val di Susa.
Qualcuno sosteneva che potesse vedere gli spiriti.
I fantasmi, gli abitanti di un’altra dimensione, i pensieri solidi di altre persone. Altri sostenevano che soffrisse di allucinazioni. A lei ancora non importava nulla. Se prima di addormentarsi vedeva qualche piccolo folletto ballarle sulla testiera del letto, per lei era solamente il principio di un sogno. Che importanza aveva cercare di definire questo fenomeno in qualche modo? Lucilla s’addormentava e non ci pensava più. Da bambina era diverso. Quando Lucilla era più piccola capitava spesso che, prima ancora di addormentarsi, s’alzasse dal letto e raggiungesse correndo la camera dei genitori. Diceva di avere gli incubi. Fu sua sorella Irene a sbugiardarla.
Irene e Lucilla trascorrevano gran parte del loro tempo alla piccola scuderia del paese, e avevano una vera e propria adorazione per il vecchio Phantom, cavallo da scuola di entrambe. Capitava spesso che polemizzassero tra loro per decidere quale delle due avesse bisogno per prima di stivali o guantini nuovi, ma si trattava soltanto di piccoli battibecchi. Invece, quando un bel giorno l’insegnante di equitazione annunciò che il maneggio aveva fatto un nuovo acquisto, scoppiò il finimondo.
Infatti, quel giorno, una delle due avrebbe dovuto abbandonare Phantom per montare il nuovo arrivato: una proposta inaccettabile per entrambe. Tra pianti e urlacci, volarono accuse di ogni genere, fin quando Irene riuscì a catturare l’attenzione di tutti i presenti:
- Non è vero che Lucilla ha gli incubi, ne sono sicura. Lei scappa dal letto prima ancora di addormentarsi, l’ho vista io! Parla da sola, poi scappa, fa tutto quel baccano per niente! - gridò.
Venne poi fuori che Lucilla non mentisse: effettivamente aveva gli incubi, però le accadeva quand’era ancora sveglia. Seguirono una visita neurologica, un elettroencefalogramma, una risonanza magnetica. Ma non c’era niente. Nessuna causa fisiologica spiegava quel che regolarmente accadeva a Lucilla e lei, semplicemente, ci si abituò.»

Spero di avervi incuriosito.
Buona giornata amici di blog!

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