Speciale "Quelli de...La Stirpe Chimerica": gli autori dell'antologia (III)

Buongiorno amici di blog!
Torno oggi a parlarvi degli autori de La Stirpe Chimerica, antologia che come saprete è stata curata dallo staff del blog Club Urban Fantasy dove anche il mio racconto "La prova" è presente.

L'antologia la potete trovare anche in formato ebook a un prezzo davvero irrisorio su AMAZON

Ma andiamo ora a conoscere i due autori che Stefano Muscolino (uno dei curatori dell'antologia nonché dello staff Club Urban Fantasy) ha intervistato per voi.

Anna Grasso con il racconto Il buio dentro me e
Crystal Shanesilver con il racconto Gocce d’acqua salata.


Ciao, Anna Grasso e benvenuta. Per iniziare parlaci un pò di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?

Ho un percorso scolastico un po’ strano; ho frequentato la scuola alberghiera per poi iscrivermi all’università e nel 2010 mi sono laureata in Scienze della Comunicazione. Nel 2011 mi sono sposata e, attualmente, faccio la casalinga.

 Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te? Da quanto tempo scrivi e perchè hai iniziato a scrivere?

Amo la scrittura praticamente da quando ho imparato. La mia prima poesia risale a quando avevo sette anni. Inizialmente mi sono limitata alla scrittura in versi e solo intorno ai quattordici anni sono passata alla narrativa. Amo scrivere storie romantiche e di genere fantasy ma la mia timidezza mi ha sempre impedito di trovare il coraggio di mostrare i miei scritti. Eccezion fatta per un concorso di poesia ai tempi delle scuole medie, il Concorso per L’Antologia è il primo a cui ho avuto il coraggio di partecipare e mai mi sarei aspettata di vedere il mio racconto tra quelli scelti per la pubblicazione.  

Come sei venuta a conoscenza del concorso, che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy? 

Ho scoperto per caso del concorso. Amo le fanfiction e un pomeriggio, mentre ero sulla bacheca di un sito di fanficition, ho letto un avviso relativo al concorso ed ho deciso di partecipare.

 Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano. Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura?

Il mio racconto narra la storia di una ragazza apparentemente simile a tante ma con un oscuro segreto e del suo sacrificio per la salvezza di colui che ama. Volevo stupire i lettori facendo in modo che, inizialmente, non fosse palese chi o cosa fosse la chimera della mia storia; volevo, inoltre, una creatura originale, diversa dalle altre così ho ideato un demone cacciatore di anime. La particolarità di Lucilla, la mia protagonista, è quella di essere un’umana ma con l’anima di un demone che per vivere deve nutrirsi delle anime degli altri esseri umani. Nel corso del racconto si assiste alla lotta interiore tra i suoi sentimenti umani e la sua natura demoniaca. In fondo penso che si possa considerare come una metafora della lotta tra bene e male insita in ognuno di noi.  

Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?

Lucilla continuava a rimanere a terra, gli occhi fissi al pavimento, il respiro sempre più affannato.
Ad un tratto, sembrò quasi che avesse smesso di respirare.
Marco si chinò su di lei, allarmato.
«Stupido, non ti rendi conto di quello a cui vai incontro.» la sentì borbottare ma la sua voce era tanto fredda da far paura.
Il ragazzo deglutì a vuoto continuando a fissarla e chiedendosi cosa le stesse succedendo.
Improvvisamente, Lucilla rialzò il capo e si rimise in piedi. Sulla sua guancia scendeva un'ultima lacrima ma il suo sguardo era glaciale mentre fissava intensamente il loro sequestratore.
«Stolto umano, non hai idea del destino che ti attende.»


Ho scelto questo passo perché è il punto in cui assistiamo alla sua trasformazione e per me quell’ultima lacrima è il simbolo della sua parte umana che tenta di non soccombere. Spero riesca ad intrigare i lettori.  

Grazie per le tue risposte e a presto.





Ciao, Crystal e benvenuta. Per iniziare parlaci un pò di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?

Ciao e intanto grazie per quest’opportunità. Ho 18 anni e frequento l’ultimo anno del liceo Classico. Al momento studio in vista degli esami di maturità. Ho tante passioni, oltre la scrittura, ma sicuramente le più importanti sono la lettura, il mare, gli animali e il fantasy.

Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te? Da quanto tempo scrivi e perchè hai iniziato a scrivere?

Diciamo che, da lettrice accanita, ho sempre amato l’italiano e la scrittura in generale. Ho cominciato a scrivere racconti sul sito di Focus Junior, a dodici anni, e da lì non ho più smesso! Finora ho sempre scritto per me stessa, firmandomi come Crystal, la regina degli abissi, il mio primo personaggio. Con lo stesso pseudonimo scrivo nel mio blog Diario di una pseudonarratrice di storie dove alterno la mia passione per la scrittura, a quella per la biologia marina.  

Come sei venuta a conoscenza del concorso, che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy?

No, in realtà non conoscevo il blog. Ci sono capitata per caso, girovagando tra i blog, e mi sono imbattuta nel concorso. Mi è piaciuta l’idea e ho pensato che valesse la pena partecipare, almeno per avere un confronto con gli altri scrittori .

Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano. Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura?

“Gocce d’acqua salata” racconta l’incontro decisivo tra Sophie, una ragazzina ribelle che mal sopporta la dittatura del suo mondo, e Pethra, un Ent che è costretto da anni a non parlare e a non muoversi. Ho scelto l’Ent perché, essendo che la sirena era già stata prenotata, volevo puntare su qualcosa di originale. Ho pensato al mio amore per la natura da bambina, e a quante volte ho immaginato che gli alberi potessero parlare. Essendo poi il racconto dal punto di vista di Pethra, mi sono divertita a immaginarmi in un corpo “legnoso”.

Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?

“Stanno per abbatterti: la consapevolezza di queste tre parole arriva violenta e diretta. Vogliono uccidermi. Mi hanno visto parlare? Non può essere, questa è la prima volta. Ho fatto qualcosa di sbagliato?
«Al tuo posto costruiranno un monumento al generale Shilly. Ormai il progetto è stato approvato. Non servono a nulla le proteste, le lotte di chi ti ha voluto qui.
Il generale ha regalato in cambio una cifra considerevole per ogni famiglia. Non ci siamo potuti sottrarre. Quei soldi ci servono per vivere.»
Un monumento. Pietra. Come quella che sorge davanti a me, poco distante. Pietra fredda, immobile. Devo morire per qualcosa che non vive.”


Grazie per le tue risposte e a presto.

Grazie a te dell’opportunità!


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