La strada fino a qui di...Desy Giuffrè.

Cari amici di blog,
oggi sono felicissima di ospitare nel blog l'autrice del libro "Io sono Heathcliff" (Fazi Editore).

Ho conosciuto per caso Desy Giuffrè su Facebook e ho sentito di avere con lei subito qualcosa in comune: l'amore e il rispetto verso un libro e verso una scrittrice adorata da entrambe, Emily Bronte.

Avrete di certo sentito parlare di Io sono Heathcliff, un paranormal romance che ha riscosso un notevole successo. Ma vi riporto comunque in breve la trama prima di lasciare la parola all'autrice stessa che si è gentilmente offerta per questa mia breve intervista.
Grazie di cuore Desy!


Trama: Elena Ray è una ragazza ricca e viziata, la sua apparente superficialità nasconde però le tipiche sofferenze adolescenziali. Damian Ludeschi è un affascinante ladro di strada, amante del pericolo e romantico sognatore, incapace di accettare l’abbandono del padre e di assecondare i voleri di uno zio violento e avido di potere. Le loro vite sembrano non avere nulla in comune, se non fosse per un’antica maledizione che lega entrambi alla vecchia tenuta conosciuta con il nome di Wuthering Heights, e ai loro storici proprietari: Catherine Earnshaw e il suo amato Heathcliff.
Abbiamo imparato a conoscerli e ad amarli nel classico senza tempo Cime tempestose, che ha fatto palpitare tanti cuori, e ora li ritroviamo come spiriti disposti a tutto, anche ad appropriarsi delle vite dei due giovani protagonisti pur di avere una seconda possibilità di vivere il loro sfortunato e triste amore. Non sarà il destino a decidere per loro, ma il segreto custodito nell’epitaffio di una tomba, che dà vita al sequel fantasy di una delle storie più amate della letteratura inglese: «Le rocce ne saranno custodi. La brughiera prigione. Finché una Figlia di Sangue non giungerà per ridare il sale alle loro ossa. E la terra non griderà più i loro nomi».

Intervista all'autrice 

Quand'è stata la prima volta che hai letto Cime Tempestose?

Avevo quindici anni. Ero poco più che una ragazzina, e mia madre decise di regalarmene una copia che adesso occupa un posto speciale nella mia personale libreria. Successivamente lo lessi diverse volte nel corso degli anni, ma posso dire con certezza di aver vissuto e scoperto diverse emozioni ad ogni nuova lettura.

Quali sono le sensazioni che hai provato leggendo questo classico intramontabile? E quali emozioni ti ha lasciato?

Le emozioni che Cime Tempestose è in grado di donare sono le più svariate e controverse: compassione, rabbia, dolore, amarezza, sprazzi di complicità con i due protagonisti…spezzati subito da una profonda incomprensione dei loro comportamenti esasperati, delle loro scelte. È il romanzo che, sopra tutti, mi ha permesso di scoprire che alcune storie sono realmente in grado di divenire immortali grazie all’intensità dei sentimenti che in sé trascinano, che siano questi positivi o negativi. Nel suo caso specifico, Cime Tempestose è l’esempio di un amore raro e brutale, splendido e malsano. Un amore in cui il bene e il male hanno trovato un nido per la loro unione, fino alla morte. E oltre.

Da cosa è nato il bisogno di scrivere il sequel e di far rivivere due personaggi immortali come quelli di Catherine e Heathcliff?

È stata proprio questa mutevolezza di sentimenti trasmessi da Catherine e Heathcliff che mi ha indotta a pensare: “se desidero trarre una mia storia da uno dei classici più amati di tutti i tempi, quello non potrà che essere Cime Tempestose”. È l’immortalità dei protagonisti presentati dalla grande Emily Bronte, ad aver reso possibile questo progetto. L’universalità dei loro sentimenti ad avermi dato la carica giusta nel decidere d’intraprendere questa sfida.

 Ti va di raccontarci come è nata la collaborazione con la Fazi Editore?

Presentavo i miei manoscritti agli editori sin da quando avevo 15 anni. Nonostante le numerose risposte negative, ho sempre creduto in ciò che facevo…non per vana presunzione, ma perché scrivere è da sempre quel che amo più fare, l’unica attività che riesce a liberarmi la mente e il cuore da ogni altro pensiero. È parte di me, e sentivo che, prima o poi, avrei ottenuto dei risultati. Fin quando un mio lavoro non è giunto tra le mani di una talent-scout che ha creduto in me e nella mia passione, guidandomi fino alla firma del contratto con la Fazi Editore, alla quale sarò sempre riconoscente per aver realizzato il sogno di una vita.

Quanto c'è di Desy Giuffrè in Elena Ray? 

 Direi molto. In me c’è sicuramente la cocciutaggine di Elena Ray, il suo essere combattiva e, a volte, persino presuntuosa. Entrambe abbiamo dei valori in cui crediamo fermamente, e una grande voglia di vivere. Oltre alla passione per lo shopping... lo ammetto!

Il ritorno a Whutering Heights mentre leggevo il tuo libro per me è stato emozionante. Cosa ha significato invece per te provare a far rivivere non solo una storia come questa, ma un luogo come Cime Tempestose che ha visto accadere e consumare una passione come quella di Catherine e Heathcliff? 

 È stata un’esperienza incredibile, davvero emozionante e indimenticabile. La sensazione viva e quasi palpabile di ripercorrere quei luoghi tanto amati tra le pagine di Cime Tempestose, quei panorami sconfinati di brughiera e tempesta , ha reso davvero magico questo mio obiettivo. Quegli stessi luoghi erano lì, pronti a richiamarmi, a risvegliare la memoria trascinandola in una nuova storia fatta di fantasmi e speranze, passato e presente, vendetta e perdono.

Il soprannaturale è un elemento costante nel tuo libro. I due spiriti irrequieti tentano di tutto pur di appropriarsi delle vite dei protagonisti. La scelta di introdurre questo espediente è stato dettato dalla natura del libro, oppure il soprannaturale è uno generi in cui più ti riconosci romance a parte? 

 Direi che entrambi i fattori abbiano notevolmente influito in questa mia scelta. Il soprannaturale rende possibile ogni cosa (o quasi) e credo che unito al romance, se ben dosato, dia origine ad un cocktail esplosivo.

Se Emily Bronte, la nostra amata Emily Bronte, leggesse il tuo libro cosa pensi direbbe?

 La mia più grande gioia sarebbe un suo cenno di approvazione per il semplice omaggio che ho desiderato renderle. Penso che sorriderebbe nel rivedere i suoi indiscussi protagonisti, Catherine e Heathcliff, alle prese con due giovani ragazzi d’oggi, Elena e Damian, e in veste di spettri, oltretutto…! Ecco, la prima cosa che farei, sarebbe ringraziarla per tutte le emozioni che le sue parole sono riuscite sempre a donarmi, e per la forza che ho potuto trovare in esse anche in alcuni momenti difficili della vita.

Progetti futuri? Sai che aspetto un tuo secondo libro, puoi darmi qualche anticipazione sulle tue future opere?

In realtà sto lavorando a diversi progetti: alcuni 100% Desy, altri…ebbene sì, potreste anche aspettarvi un nuovo lavoro che abbia come protagonisti dei nomi parecchio…parecchio conosciuti! ;)

Ringrazio ancora Desy per questa sua intervista, e spero in futuro di poterla ospitare di nuovo nel mio piccolo blog!

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