In the beginning: "Voltare pagina" di Tiziana Cazziero

Per la rubrica "In the beginning" questa settimana il blog ospita il libro di Tiziana Cazziero "Voltare pagina" edito da Book Sprint Edizioni.



Titolo: Voltare pagina
Autore: Tiziana Cazziero
Editore: Book Sprint Edizioni
Dove acquistarlo: Casa editrice BookSprintEdizioni
Sul blog dell'autrice 

Sinossi 


Janny Garin è una giovane donna in carriera che in procinto di sposarsi vede la propria vita capovolgersi, e tutte le certezze che ha nutrito fino a quel momento sgretolarsi. Siamo a Richmond negli Stati Uniti, Janny è un’affascinante donna in carriera che vive ancora con la madre, con la quale ha creato un rapporto simbiotico soprattutto dopo la prematura morte del padre, avvenuta quando era solo una bambina.
John è un ex militare che gestisce con il socio e amico Robert, un’agenzia di security. Il suo passato è ombrato da una tragedia che ha segnato la sua vita e nonostante la nuova attività lo appaghi, questo non gli impedisce di vivere sempre in nome del rischio e del pericolo.
In queste pagine i veri protagonisti sono i sentimenti sotto tutte le sue svariate forme. Amore, passione e avventura uniscono i destini di un uomo e di una donna che s’incontrano in un mondo di corruzione e di violenza, in cui Janny suo malgrado, rimane coinvolta.
Il destino riserverà numerose difficoltà che li allontaneranno, e proprio quando gli ostacoli sembrano superati, ecco che ancora una volta il fato farà il suo ingresso trionfale, rimescolando tutte le carte e mettendo ancora una volta a dura prova e a rischio le vite stesse dei due amanti.
Riusciranno Janny e John a vivere il loro amore? Janny riuscirà a chiudere i conti con il suo passato? Sposerà Mark, il suo storico fidanzato nonostante riecheggi nel suo cuore il suono di un amore lontano?

Leggi l'incipit 


“Buongiorno mamma.”
“Buongiorno a te signorina, ma non è un po’ tardi stamani?”
“Sì, lo so, è solo che…”
“Hai lavorato fino a tardi anche ieri sera, non è così?”
La rimproverò la madre.
“Sì… però ho finito, così oggi durante il consiglio d’amministrazione potrò finalmente illustrare il mio lavoro, e ti prometto che da stasera andrò a letto ad un’ora decente, ok?” Rispose Janny prontamente. “Io rimango comunque dell’idea che stai lavorando un po’ troppo.”
La schernì la madre.
“Mhhhmmmm! Che profumino, che cosa mi hai preparato per questa mattina?”
“Non lo riconosci?”
“O sì, credo proprio di sì… questi sono i tuoi gustosissimi biscotti con crema al cacao!” Esclamò. “Succo d’arancia, fette biscottate con la mia marmellata agli agrumi e, la tua colazione è pronta.” Finì la madre. “Colazione italiana.” Commentò Janny. “Già, oggi avevo voglia di cucinare italiano.”
“Sì mamma, non ho dimenticato che giorno è oggi. E’ il compleanno di papà. Il profumo della cucina italiana che aleggia in casa, mi fa sentire molto vicina a lui.”
Aggiunse con rammarico. Il padre Giorgio era morto molti anni indietro nel tempo, in seguito ad un tragico incidente stradale quando Janny era solo una bambina, ma il ricordo di lui, era rimasto sempre vivo nelle sue memorie. Janny nonostante oggi fosse una donna adulta, e sebbene dovesse sentirsi felice e appagata, perché ormai prossima al matrimonio, percepiva un lieve pizzico di tristezza, che la colpiva all’interno del suo cuore, pensando a quel giorno ormai tanto vicino. Si vedeva già davanti all’altare, il suo fidanzato ad attenderla e accanto a lei, il vuoto. Quel vuoto di un affetto mancato troppo presto, il vuoto di un padre, che nel giorno più bello della sua vita non sarebbe stato lì a condividerlo con lei.
“Grazie di questa bella e gustosa colazione italiana mamma, quasi quasi non mi sposo più!” Disse scherzando cercando di spezzare l’atmosfera improvvisamente angustia.
“Janny:... ehm…”
 “Mammina rilassati, lo sai che non vedo l’ora, è solo che... mi mancherai, e forse... farai bene a continuare a prepararmi la colazione anche quando sarò una donna sposata, perché potrebbe succedere che decida di passare di qui di tanto in tanto prima di andare in ufficio!” Continuò. “Oh piccola mia anche tu mi mancherai.” Aggiunse subito Evelin.
La verità era, che ormai mancavano pochi giorni a quel fatidico sì, e alle due donne rimanevano ancora pochi giorni da trascorrere insieme nella loro casa, e seppure inconsapevolmente, non erano pronte a quell’imminente evento che le avrebbe separate. La loro unione si era molto rafforzata in seguito al lutto che le aveva colpite. Janny si era attaccata a lei ancor di più. In Evelin aveva trovato non solo una buona madre affettuosa e premurosa, ma anche un’ottima confi-11 dente, una buona amica, la sua consigliera, sempre pronta ad ascoltarla nei suoi momenti di crisi, e a trovare le parole giuste cercando di darle i consigli migliori e più appropriati, ogni qual volta l’occasione lo richiedesse, semmai ne avesse avuto bisogno. Anche quando dichiarò di essere ufficialmente fidanzata con Mark, pur non condividendo a pieno la sua scelta, era rimasta la madre e l’amica che era sempre stata. Diverse volte si erano trovate a scontrarsi per via di quell’unione a suo vedere troppo precipitosa.

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